Charles Longuet: differenze tra le versioni

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Tornato a Parigi nel [[1870]], durante l'assedio di Parigi fu membro del Comitato centrale dei venti ''arrondissements'' e capo del 248º battaglione della guardia nazionale. Durante la [[Comune di Parigi (1871)|Comune]] fu redattore del ''Journal officiel'' e il 16 aprile fu eletto al Consiglio della Comune, facendo parte della commissione Lavoro e Scambio e votando contro la creazione del Comitato di salute pubblica voluto dalla maggioranza del Consiglio.
 
Alla caduta della Comune si rifugiò a Londra, mentre la corte marziale del regime di [[Adolphe Thiers|Thiers]] lo condannava in contumacia alla deportazione. Come membro del Consiglio generale, nel [[1872]] votò per l'esclusione di [[Michail Bakunin|Bakunin]] e dei suoi seguaci dall'Internazionale. Quell'anno sposò Jenny ([[1844]]-[[1883]]), la figlia maggiore di Marx e ebbero quattro figli: [[Jean Longuet|Jean]], Edgar, Marcel e Jenny.
 
Nel [[1874]] fu nominato professore al King's College di [[Oxford]]. Rientrato a Parigi dopo l'amnistia del [[1880]], collaborò al giornale ''La Justice'' di [[Georges Clemenceau]] e prese posizione contro la corrente marxista del [[Partito Operaio (Francia)|Partito operaio francese]] capeggiata da [[Jules Guesde]]. Morì a Parigi e fu sepolto nel [[Cimitero di Père-Lachaise|cimitero del Père Lachaise]].