Automotrice: differenze tra le versioni

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[[File:Automotrice a vapore FS gruppo 85.jpg|thumb|right|Figurino di automotrice a vapore del gruppo 85 FS]]
 
Mantenendo lo schema motore tradizionale, quello a [[Motore a vapore|vapore]] a stantuffi e [[biella (meccanica)|bielle]], si realizzarono vari tipi di automotrice a vapore in cui la parte motrice era accentrata sul primo [[carrello (ferrovia)|carrello]] che quindi risultava complesso e pesante, al quale faceva seguito la carrozza vera e propria con un carrello posteriore di tipo classico. Gli inconvenienti però erano tanti: La [[generatore di vapore|caldaia]], verticale, era piccola e il meccanismo motore ingombrante, le scorte d'[[acqua]] e di [[carbone]] troppo esigue per ragioni di spazio; ciò si traduceva in poca potenza e bassa autonomia. Inoltre la disposizione squilibrata dei pesi si traduceva in cattiva qualità di marcia e aggressività verso il [[Binario ferroviario|binario]]. Vi era infine l'handicap dei lunghi tempi di approntamento e di rimessaggio del rotabile che per giunta richiedeva la presenza di due agenti a bordo. Ce n'era abbastanza per raffreddare gli entusiasmi iniziali, tuttavia fino agli [[anni 1910|anni dieci]] in tutta [[Europa]] continuarono gli esperimenti di ogni tipo al punto che entro la prima decade del [[XX secolo]] si contavano più di un centinaio di automotrici a vapore nelle varie amministrazioni ferroviarie.
 
==Le prime automotrici con motore endotermico==