L'Europeo: differenze tra le versioni

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La redazione, che aveva sede in via Monte di Pietà 15, comprendeva nomi destinati a diventare famosi: [[Tommaso Besozzi]], [[Oriana Fallaci]], [[Vittorio Gorresio]], [[Vittorio Zincone]] e [[Giorgio Bocca]]. La formula era innovativa: «L'Europeo» era un quotidiano che usciva una volta alla settimana. Il [[broadsheet|formato lenzuolo]] (lo stesso dei quotidiani) consentì innovative soluzioni grafiche e un'impaginazione creativa e mobile. Dopo il successo riscontrato dalle vendite, entro il primo anno la foliazione raggiunse le sedici pagine.
 
Nel luglio [[1950]] Tommaso Besozzi firmò un'[[inchiesta]] sulla morte di [[Salvatore Giuliano]]. Il pezzo, con il famoso titolo '''[https://en.wikipedia.org/wiki/File:Europeo-Giuliano.jpg Di sicuro c'è solo che è morto]'', lanciò definitivamente il settimanale nel panorama della stampa italiana. Arrigo Benedetti portò nella redazione anche scrittori come [[Manlio Cancogni]], [[Camilla Cederna]] e [[Ugo Stille]] (corrispondente da [[New York]]). Dal 24 giugno [[1951]] il periodico adottò il procedimento di stampa a [[rotocalco (giornalismo)|rotocalco]].
 
Nel 1953 Mazzocchi cedette la testata ad [[Angelo Rizzoli (1889-1970)|Angelo Rizzoli]] e [[Giorgio De Fonseca]]. Dopo appena un anno Arrigo Benedetti si dimise da direttore. Il suo successore fu [[Michele Serra (1905)|Michele Serra]], a cui successe a sua volta [[Giorgio Fattori]]. Quest'ultimo chiamò al giornale alcuni giovani talenti: [[Tommaso Giglio (giornalista)|Tommaso Giglio]], [[Gianni Roghi]], [[Lietta Tornabuoni]] e [[Gianluigi Melega]].