Santuario dell'Annapurna: differenze tra le versioni
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Il '''Santuario dell'Annapurna''' (''Annapurna Sanctuary'') è un bacino glaciale lungo 40 km situato a nord di [[Pokhara]] in [[Nepal]]. Questo altopiano di forma ovale si trova a un'altitudine di oltre 4000 metri,<ref name="Ortner, Jon p. 29">[[Jon Ortner|Ortner, Jon]]. ''Where Every Breath is a Prayer: A Photographic Pilgrimage into the Heart of Asia''. New York: Stewart, Tabori & Chang. p. 29</ref> ed è circondato da un anello di montagne, appartenenti al [[massiccio]] dell'[[Annapurna]], la maggior parte delle quali superano i 7000 metri.<ref name="neatadventure.com">
L'intero santuario è ritenuto sacro dai [[Gurung]], uno dei tanti popoli autoctoni che abitano la zona.<ref>Ortner, Jon. ''Where Every Breath is a Prayer: A Photographic Pilgrimage into the Heart of Asia''. New York: Stewart, Tabori & Chang. pp. 29-30</ref> Essi credevano che fosse il luogo dove i [[Nāga]] ([[uomo rettile|uomini-serpente]] della [[mitologia]] [[veda|vedica]] e [[induismo|induista]]) depositavano l'oro ed i loro tesori.<ref name="Bernbaum, Edwin 1997. p. 20">Bernbaum, Edwin. ''Sacred Mountains of the World''. [[Berkeley]]: University of California Press, 1997. p. 20.</ref> A parte questo, il santuario è sempre stato creduto essere la sede di numerose divinità, dell'[[Induismo]] e del [[Buddismo]], così come anticamente di divinità animiste.<ref name="Bernbaum, Edwin 1997. p. 20" /> Il [[Machapuchare]] era ritenuto essere la casa del dio [[Shiva]], ed i pennacchi di neve che ogni giorno si sollevano dalla sua cima, si riteneva fosse il fumo dell'incenso divino.<ref name="Ortner, Jon p. 30">Ortner, Jon. ''Where Every Breath is a Prayer: A Photographic Pilgrimage into the Heart of Asia''. New York: Stewart, Tabori & Chang. p. 30</ref> Fino a tempi recenti, i Gurung proibivano a chiunque di portare uova o carne nel Santuario dell'Annapurna, ed alle donne ed agli intoccabili era proibito andarvi.<ref>Bernbaum, Edwin. ''Sacred Mountains of the World''. [[Berkeley]]: University of California Press, 1997. p. 20</ref>
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