L'ala o la coscia?: differenze tra le versioni
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{{citazione|L'impatto con la società contemporanea e il progresso atterriscono de Funès, così come spiazzano [[Jacques Tati|Tati]], [[Buster Keaton|Keaton]] e lo stesso Chaplin. Nel finale, in occasione del suo ingresso tra gli accademici di Francia, Duchemin ritrova l'orologio che ha in precedenza smarrito nella fabbrica: questo episodio, oltre a presentare un lato comico, preannuncia un mondo dominato dai prodotti in serie e dai [[fast food]], tristemente anticipato dall'inquietante figura di Tricatel.<ref>E. Caroni, ''op. cit.'', p. 69.</ref>}}
Anche ''L'ala o la coscia?'', come altri film del comico francese, è tutto giocato sulle antinomie: Duchemin/Tricatel, cucina tradizionale/cibi precotti, antichi valori/società moderna, anziani/giovani. Proprio in tali contrasti risiede la cifra stilistica dell'opera e la chiave di volta della sua comicità.<ref name="Caroni"/> Uno dei migliori film che de Funès ha fatto col regista Claude Zidi, ''L'ala o la coscia?'' offre non solo una commedia di sublime ilarità, ma anche un'acerba satira dai toni deliziosi
Julien Guiomar fa la parte del cattivo, Tricatel, con un gusto evidente, mentre su insistenza di de Funès, [[Claude Gensac]] appare brevemente nel film come segretaria di Duchemin, sebbene sia così pesantemente truccata da essere a malapena riconoscibile. Il regista Zidi era riluttante ad usare Gensac a causa della sua continuativa associazione con de Funès
== Riconoscimenti ==
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