Giulio Romano: differenze tra le versioni

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=== Mantova ===
Fu invitato, come artistaarista di corte, a [[Mantova]] da [[Federico II Gonzaga]] a cui era stato indicato fin dal [[1521]], da [[Baldassarre Castiglione]], letterato e suo ambasciatore a [[Roma]]. Nonostante la prestigiosa carriera avviata a Roma, accettò l'invito dopo lunghe insistenze, ma attese a Roma il completamento dei lavori che Raffaello non aveva avuto modo di terminare, per raggiungere la città lombarda nel [[1524]].
 
Il suo primo incarico a Mantova fu di occuparsi del cantiere della villa di [[Marmirolo]] (distrutta) e successivamente gli fu affidata la realizzazione di un casino fuori delle mura della città, in una località chiamata ''Te'', dove il marchese Federico II aveva delle scuderie. Giulio Romano realizzò un grandioso edificio a metà tra il palazzo e la villa extraurbana conosciuto come [[Palazzo Te]], utilizzando, per affrescarlo, numerosi aiuti, tra cui, per esempio, [[Raffaellino del Colle]]. Il lavoro di Giulio Romano dedicato a Palazzo Te, lo vide impegnato per dieci anni a partire dalla fine dell'anno [[1525]]. Subì frequenti pressioni del marchese committente affinché si procedesse più speditamente. Il 2 aprile del [[1530]] a Giulio Romano fu affidata la regia di una festa in onore dell'imperatore [[Carlo V]] ospite del prossimo duca Federico II tenutasi all'interno dei cortili e delle stanze di Palazzo Te.