Diagora di Milo: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque a [[Milo (Grecia)|Milo]] (nota anche come ''Milos'' o ''Melo''), nelle [[Cicladi|isole Cicladi]], all'epoca sotto il [[Impero ateniese|dominio ateniese]]. Sappiamo che eraEra figlio del cittadino Telecleide, pertanto anche lui doveva avere la [[cittadinanza ateniese]]. Secondo quanto riporta la ''[[Suda (enciclopedia)|Suda]]'' - enciclopedia lessicografia scritta nel [[X secolo|X secolo d.C.]] - fu discepolo del più noto [[Democrito]],<ref name=":0">''Sudas'', 68 A 10a</ref>.ma questo per ragioni cronologiche è inverosimile.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/diagora-di-melo_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=DIAGORA di Melo in "Enciclopedia Italiana"|sito=www.treccani.it|accesso=2017-06-04}}</ref> Democrito fu particolarmente legato a Diagora: infatti, in seguito alla violenta sottomissione di Milo da parte di [[Alcibiade]] ([[416 a.C.|416]]), Diagora fu prima imprigionato, poi ridotto alla condizione di [[schiavitù nell'antica Grecia|schiavo]]; Democrito, pagando 10.000 dracme, riuscì a riscattarlo da quella sventura.<ref name=":0" />
 
La ''Suda'', inoltre, riporta che sin dagli anni della sua gioventù ebbe fama di essere un eccellente [[Poesia lirica|poeta lirico]]: per questo è menzionato insieme a [[Simonide]], [[Pindaro]] e [[Bacchilide]], tre dei [[nove poeti lirici]] della lirica greca. Fu legato particolarmente al legislatore Nicodoro di [[Mantinea]], del quale fu consigliere e amante. Attorno al [[423 a.C.|423]], anno della rappresentazione de ''[[Le nuvole (Aristofane)|Le nuvole]]'' di [[Aristofane]], si trovava certamente ad Atene; pare che questa opera, notoriamente anti-[[Socrate|socratica]], contenga un'allusione alla sua persona (quando Socrate viene chiamato "melio", cioè un abitante di Milo<ref>[[Aristofane]], ''Nuvole'', v. 830. La confusione tra Socrate e Diagora è naturalmente voluta, a significare l'analogo presunto disprezzo per le divinità ateniesi di cui sarà accusato anche il primo, e che gli costerà la [[Morte di Socrate|condanna a morte]].</ref>).
 
[[Diodoro Siculo]] riporta che, pochi anni dopo, probabilmente nel [[415 a.C.|415]] (lo stesso anno della distruzione della stessa Milo da parte di Atene, riportata da [[Tucidide]]), fu accusato di ''[[empietà]]'' e di ''[[ateismo]]'' da alcuni esponenti del Partito democratico ateniese.; Perper evitare una morte sicura, decise di riparare a [[Corinto]], dove morì.
 
Sappiamo poco della sua visione dell'[[Ateismo]], per il quale fu condannato ed è oggi ricordato, ma si può ipotizzare che, essendo contemporaneo di [[Socrate]], ne fosse stato da questo influenzato. Nonostante le varie peripezie che ne segnarono la sua vita, non ultima l'accusa degli [[Atene|Ateniesi]], il ricordo della sua persona si è conservato a lungo: di lui hanno parlato [[Cicerone]] nel ''[[De natura deorum]]'' e [[Atenagora di Atene|Atenagora]] nel quarto capitolo de ''Una supplica per i Cristiani''.<ref>{{Cita web|url=http://www.theologywebsite.com/etext/athenagoras/index.shtml#P2163_596868|titolo=Theology WebSite: Etext Index: Athenagoras the Athenian: A Plea For the Christians|autore=Scott David Foutz|sito=www.theologywebsite.com|lingua=en|accesso=2017-06-04}}.</ref>
 
== Note ==