Leontinoi: differenze tra le versioni

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I Siculi entrarono in guerra con i Sicani. Stanchi del lungo conflitto, i due popoli si affidarono a Xuto, uomo saggio ed equo. Da lui la regione prese nome di Xutia.
 
== EpocaStoria pregrecadel sito ==
 
=== Epoca pregreca ===
Il periodo antecedente la [[colonizzazione greca]] di Leontinoi è oscuro. Delle civiltà preelleniche rimangono i ritrovamenti nelle zone archeologiche, in particolare grotte murate e capanne del tipo italico.
 
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Contemporaneamente, sui colli circostanti continuavano a vivere popoli indigeni, che sembrano aver mantenuto con i Siculi rapporti amichevoli e che continuarono ad occupare la stessa zona anche quando dei Siculi si persero le tracce. Sono queste le genti che i calcidesi trovano sul colle di San Mauro nel [[729 a.C.]] o, come è più probabile, nel [[751 a.C.|751]]-[[750 a.C.]]
 
=== Epoca greca ===
[[File:Ingresso sud di Leontinoi.JPG|upright=2.7|thumb|sinistra|Ingresso sud di Leontinoi]]
Secondo (Tucidide), Leontini fu fondata da coloni greci di [[Calcide]] sotto la guida di Teocle che occuparono le colline a sud della ricca piana alluvionale del [[Simeto]].
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Leontini entra nell'orbita di Roma e perde definitivamente la sua autonomia.
 
=== Epoca romana ===
Poche e scarne le notizie relative a Leontini sotto il dominio di [[Roma]]. Inquadrata in primo momento tra le città decumane, sottoposte al pagamento della decima parte del raccolto, si trasforma a poco a poco in città censoria, il cui territorio viene dato in affitto a cittadini di altre città dietro pagamento di un canone prestabilito. Alla fine del I secolo a.C. il territorio di Leontini viene usato per i donativi agli alleati dei [[triumvirato]].
 
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[[File:Mappa di Leontinoi.jpg|miniatura|Mappa di Leontinoi]]
 
=== La riscoperta ===
Dopo un secolare abbandono del sito, torna l'interesse per la storia del luogo grazie ai primi studi favoriti da vari studiosi. Le prime indicazioni sull'antica Leontinoi provengono da C.M. Arezzo (1527), [[Tommaso Fazello]] (1558), L. Alberti (1561), [[Francesco Maurolico]] (1562) e [[Filippo Cluverio]] (1619). Nel XVIII secolo [[Vito Maria Amico|Vito Amico]] identificò la valle S. Mauro come l'agorà e la Valle S. Eligio come sede dell'antico fiume Lisso. Nel [[1781]] [[Ignazio Paternò Castello]] evidenzia lo stato di decadenza della città. Nel 1874 [[Julius Schubring]] studiando il testo di [[Polibio]] sulla città ne identifica la struttura assieme alla strada citata anche da [[Tito Livio]] per la morte di [[Geronimo di Siracusa|Geronimo]] nel [[215 a.C.]]
 
Le prime segnalazioni in merito alle necropoli di Leontinoi risalgono al [[1879]] ad opera di [[Giuseppe Fiorelli]], con tombe nella zona nord di Lentini. Nel [[1884]] [[Francesco Saverio Cavallari]] rinviene un ipogeo cristiano e nel [[1887]] una necropoli sicula nella Valle Ruccia. Nel 1891 il Columba presenta uno studio sulla topografia della città con un rilievo del Castellaccio.