Alfa Romeo RL: differenze tra le versioni

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La "RL Targa Florio 1923" era una vettura da competizione dotata di carrozzeria spider due posti a "siluro" con un peso a secco di 980 kg comprese due ruote di scorta (dimezzato rispetto al modello di serie), con quattro cuscinetti principali e due [[Carburatore|carburatori]]. Venne prodotta in soli cinque esemplari di cui tre dotati di motore con cilindrata 2.994 cm³ (con [[Potenza (fisica)|potenza]] di 88 [[Cavallo vapore|CV]]) e due dotati di motore 3.154 cm³ (con potenza di 95 CV). Entrambi i propulsori erano a sei cilindri in linea, e l'incremento di cilindrata e potenza venne ottenuto aumentando l'[[alesaggio]] dei [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] da 76 a 78 mm.
 
La RL fu una vettura vincente. Venne schierata alla "Targa Florio" del 1923 dove ottenne il primo, il secondo e il quarto posto. Nel [[1923]] la squadra corse Alfa Romeo conquistò la Targa Florio con la RL guidata da [[Ugo Sivocci]], mentre le altre vetture schierate erano state affidate ai piloti [[Antonio Ascari]], [[Giulio Masetti]] ed [[Enzo Ferrari]]. Gli esemplari più potenti, dotati di motore 3154&nbsp;cm³, furono affidati ad Ascari e Sivocci. Sull'esemplare di Sivocci esordì il simbolo del [[quadrifoglio Alfa Romeo]] che, da allora, sarebbe comparso in tutte le attività competitive della casa milanese e sulle versioni più sportive delle sue vetture.<ref name = f1_passion>{{Cita web|cognome=|nome=|url=http://www.f1passion.it/2013/05/ugo-sivocci-storia-di-superstizioni/|titolo=Ugo Sivocci e il Quadrifoglio |accesso=18 luglio 2013|editore= f1passion.it}}</ref><ref>{{Cita web|cognome=|nome=|url= http://www.targa-florio.it/rally/index.php?option=com_content&view=article&id=39&Itemid=70|titolo= L'Albo d'oro della Targa Florio |accesso=19 luglio 2013|editore=targa-florio.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111003191704/http://www.targa-florio.it/rally/index.php?option=com_content&view=article&id=39&Itemid=70|dataarchivio=3 ottobre 2011}}</ref> Il quadrifoglio fu dipinto dal pilota [[Ugo Sivocci]] sulla propria vettura in occasione della Targa Florio del 1923 per motivi scaramantici, dato che la sua vettura era iscritta alla competizione con il numero 17; con questo simbolo il pilota salernitano conquistò la prima vittoria in carriera.<ref name = f1_passion /><ref name = "1000miglia.eu">{{Cita web|cognome=|nome=|url= http://www.1000miglia.eu/Mille-Miglia/La-Mille-Miglia-di-velocita/LAlbo-dOro-1927-1961/|titolo=L'Albo d'oro della Mille Miglia 1927-1961|accesso=19 luglio 2013|editore=1000miglia.eu}}</ref> L'affermazione fu anche la prima dell'Alfa Romeo nella celebre competizione siciliana.<ref name = f1_passion /> Successivamente una "RL Targa Florio 1923" affidata ad Ascari giunse prima al Circuito di Cremona stabilendo sui 10&nbsp;km la velocità media di 157&nbsp;km/h, notevole per l'epoca.
 
Nel 1924, per mantenere la supremazia alla Targa Florio, l'Alfa Romeo preparò quattro esemplari di "RL Targa Florio 1924", due dotati di motore 2.994&nbsp;cm³ (portati a 90 CV) e due dotati del motore 3620&nbsp;cm³. Quest'ultimo propulsore era dotato di sette [[supporto di banco|supporti di banco]] in luogo dei quattro degli altri modelli, ed era in grado di sviluppare una potenza di 125&nbsp;CV a 3.800 giri. Ascari era in testa alla gara quando una brusca frenata a circa 100 metri dal traguardo provocò un testacoda. Non riuscendo a far ripartire l'auto, Ascari e il suo meccanico dovettero spingere la vettura fino al traguardo in salita. L'Alfa Romeo giunse seconda, terza, quinta e decima. Nel 1924 sul Circuito di Cremona arrivò seconda con Campari (dietro alla debuttante [[Alfa Romeo P2]] che nell'occasione era guidata da Ascari) stabilendo la notevole media di 178&nbsp;km/h. Vinse inoltre la [[Coppa Acerbo]] nel [[1924]] e nel [[1925]], rispettivamente, con [[Enzo Ferrari]] e [[Guido Ginaldi]].