Partenope (sirena): differenze tra le versioni

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Da fonti leggendarie e definibili antropologiche, sembra che proprio da queste due figure nasca la città di Napoli.
 
A Napoli la sirena Partenope era venerata come dea protettrice; per esempio, [[Virgilio]] utilizzerà il suo nome in senso poetico.<ref>[[Virgilio]], ''[[Georgiche]]'' 4, 564.</ref> Anche Napoleone utilizzerà questo toponimo quando fondò la [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Partenopea]], altrimenti detta Repubblica Napoletana del 1799 (del resto, ancora oggi in tedesco si ricorda questa repubblica come ''Parthenopäische Republik'').
 
Una buona descrizione di Partenope è offerta da [[Matilde Serao]]: {{citazione|Parthenope non è morta, Parthenope non ha tomba, Ella vive, splendida giovane e bella, da cinquemila anni; corre sui poggi, sulla spiaggia. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori, è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene (…) quando vediamo comparire un'ombra bianca allacciata ad un'altra ombra, è lei col suo amante, quando sentiamo nell'aria un suono di parole innamorate è la sua voce che le pronunzia, quando un rumore di baci indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi, quando un fruscio di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull'arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d'amore la città. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non muore, non ha tomba, è immortale …è l'amore.}}