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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa di Santa Giustina ===
[[Parrocchia]]le del paese, dal [[1804]] [[arciprete|arcipretale]] e dal [[1963]] [[duomo]], sorgeSorge sul punto più alto del paese ed è raggiungibile attraverso una lunga scalinata in [[maiolica (geologia)|biancone]].
 
La prima citazione della chiesa di Santa Giustina risale al [[1429]], mentre documenti di poco successivi ne ricordano la dipendenza dalla [[pieve]] di [[Arsiè]].
Di origini antichissime, venne più volte rimaneggiata e ricostruita e l'attuale edificio è del [[1792]]. All'interno si trova la pregevole pala ''Santa Giustina in trono con i santi Rocco, Sebastiano e Antonio abate'' di [[Jacopo da Ponte]], mentre nulla resta degli [[affreschi]] realizzati dallo stesso nel [[1552]] e distrutti da un incendio<ref name=proloco/><ref name=paese>{{cita web|url=http://www.comune.enego.vi.it/paese.php|titolo=Il Paese|editore=Comune di Enego|accesso=4 ottobre 2013}}</ref>.
 
L'edificio sacro ha una storia travagliata. Subì una ricostruzione verso la metà del secolo successivo, venendo consacrato nel maggio [[1552]]. Già nel [[1613]], tuttavia, venne distrutto da un incendio; prontamente ricostruito, bruciò nuovamente nel [[1762]]. L'attuale chiesa fu innalzata tra il [[1792]] e il [[1807]] su progetto dell'architetto [[Francesco Menegazzi]] e già prima della fine dei lavori, nel [[1804]], ricevette il titolo di arcipretale. Negli ultimi decenni ha subito alcuni restauri e rinnovi; in particolare, nel [[1957]] fu decorata l'[[abside]], nel [[1958]] fu realizzata la [[bussola (architettura)|bussola]] sulla facciata e nel [[1962]] fu costruito il [[battistero]] e rifatto il pavimento. Anche il campanile è recente: fu realizzato tra il [[1945]] e il [[1953]].
 
L'opera più rilevante, esposta sulla controfacciata, è la pala di ''Santa Giustina in trono con i santi Rocco, Sebastiano e Antonio abate'' di [[Jacopo da Ponte]]. Assieme alla ''Cena in Emmaus'' dipinta sullo sportello del [[tabernacolo]], è ciò che resta di un più vasto intervento pittorico realizzato dal pittore bassanese e da suo figlio [[Francesco Bassano il Vecchio|Francesco]], andato distrutto dall'incendio secentesco: sappiamo che Jacopo realizzò un ciclo di affreschi sulle pareti e la volta del presbiterio, cui aggiunse più tardi ventotto storie dell'Antico Testamento sul soffitto; a Francesco spettarono altri affreschi sulle pareti della navata con dieci episodi della vita di Gesù.
 
Gli altri dipinti sono più recenti: il ''Gesù Cristo imprigionato'' è di [[Rita Maluta]] ([[1933]]), mentre la decorazione a [[encausto]] dell'abside è opera di [[Piero Favaro]] ([[1957]])<ref name=proloco/><ref name=paese>{{cita web|url=http://www.comune.enego.vi.it/paese.php|titolo=Il Paese|editore=Comune di Enego|accesso=4 ottobre 2013}}</ref><ref name=diocesi>{{cita web|url=http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/other/atlante.jsp?icsc=7610405|titolo=S. Giustina - Enego - Enego |accesso=14 novembre 2017|editore=Diocesi di Padova - Atlante delle parrocchie}}</ref>.
 
=== Torre scaligera ===