Almè: differenze tra le versioni

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Poco interessato dai regimi che si susseguirono nella provincia di Bergamo, passò alla [[Repubblica di Venezia]] nel [[XV secolo]], con la quale terminarono gli scontri tra fazioni avverse, alla [[Repubblica Cisalpina]] nel [[1797]], al [[Regno Lombardo-Veneto]] nel [[1815]] ed infine al [[Regno d'Italia]] nel [[1859]], durante i quali venne più volte unito amministrativamente al vicino paese di [[Villa d'Almè]], l'ultima delle quali avvenuta nel [[1927]], con la definitiva autonomia sopraggiunta soltanto nel [[1948]].
 
[[File:Almè railway station.jpg|thumb|La vecchia stazione di Almè]]
 
Almè era servita dalle stazioni di Paladina e [[Stazione di Almè|di Almè]] poste lungo la [[ferrovia della Valle Brembana]], attiva fra il [[1906]] e il [[1966]]<ref>{{cita libro| autore=Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli| titolo=Treni e tramvie della Bergamasca| anno=1988| editore=Editrice Cesare Ferrari| città=Clusone| cid=Leopardi, Ferruggia, Martinelli (1988)}}</ref>.
 
==Blasonatura stemma e gonfalone==
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==Luoghi d'interesse==
[[File:Almè chiesa nuova.JPG|thumb|Chiesa nuova di Almè]]
 
Nel paese si possono ancora osservare alcuni scorci dall'alto contenuto storico: è il caso del quartiere del ''Borghetto'', in cui sono ancora visibili segni di antiche fortificazioni, e della '''piazza San Fermo''' dove si trova un'antica torre risalente all'[[XI secolo]].
 
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== Amministrazione ==
{{...||centri abitati}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Almè railway station.jpg|thumb|La stazione di Almè]]
 
Almè era servita dalle stazioni di Paladina e [[Stazione di Almè|di Almè]] poste lungo la [[ferrovia della Valle Brembana]], attiva fra il [[1906]] e il [[1966]]<ref>{{cita libro| autore=Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli| titolo=Treni e tramvie della Bergamasca| anno=1988| editore=Editrice Cesare Ferrari| città=Clusone| cid=Leopardi, Ferruggia, Martinelli (1988)}}</ref>.
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==Note==