Porcellana di Meissen: differenze tra le versioni

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Böttger a concretizzare presso la sua corte il suo metodo aureo di conversione, che però non produsse i risultati sperati. Contemporaneamente, Tschirnhaus, [[matematico]] e [[scienziato]], iniziò ad effettuare esperimenti con il [[vetro]], quindi ebbe l'occasione di conoscere Böttger e di stringere con lui un rapporto di collaborazione. Alla morte di Tschirnhaus, il suo socio continuò l'attività e il primo laboratorio e la "Real Fabbrica di Porcellane" furono istituiti nel [[1710]], dentro il castello di Albrechtsburg di proprietà del regnante di Meissen, per realizzare porcellana dura. Nel [[1861]], essa venne spostata a [[Triebisch]], nella valle di Meissen, dove la sede ufficiale della fabbrica di porcellane di Meissen si trova tutt'oggi.
 
Il primo tipo di porcellana prodotto prese spunto da modelli cinesi e da figure d'argento barocche. Successivamente vennero introdotte le decorazioni di oro e incrementate le colorazioni dei prodotti, il cui soggetto tendeva a raffigurare scene prese dal mondo animale, dalla natura, dalla vita portuale, dalla produzione orientale, [[giappone]]se (Arita porcelain) e [[india]]na. Fu ideato un rilievo sul bordo dei piatti, chiamato ''[[ozier]]'' che dava l'idea di un cestino intrecciato in vimini: l'innovazione fu forse opera del modellatore di porcellana [[Johann Joachim Kändler]].
Nel corso degli anni lo stile delle porcellane mutò, passando da una tendenza [[rococo]] a una [[neoclassica]], grazie al contributo del modelmaster [[Michel-Victor Acier]] proveniente dalla [[Francia]]. Originali e inedite furono le produzioni di pittura su porcellana, ad opera di Horoldt.