Lingua franca: differenze tra le versioni

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* la raccolta ufficiale di trattati pubblicata a Vienna (1844)<ref>{{Cita|Bruni|p. 201}}</ref>.
Dal punto di vista politico, l'italiano ha conosciuto una brevissima diffusione (di appena due generazioni) nelle colonie acquisite tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, tra cui ricordiamo [[Eritrea]], [[Somalia]], [[Dodecaneso]], [[Libia]] ed [[Etiopia]].<ref>{{Cita|Ostler|pp. 238-239}}</ref>
Più recentemente, dopo il [[Concilio Vaticano II]], l'Italiano ha assunto un'importanza primaria all'interno della [[Chiesa Cattolica]] come lingua comune di scambio nella gerarchia ecclesiastica, tanto da poterne essere definita la lingua franca de-facto, insieme al Latino che è sempre la lingua ufficiale.
 
== Lingua franca nel presente ==
Il concetto e l'idea di lingua franca hanno subìto un notevole cambiamento nel tempo. Se l'originale lingua franca del XVI secolo era definibile come strumento di comunicazione commerciale, nonché un ''pidgin'' a base italiana con cui greci e turchi potevano comunicare con i mercanti italiani e francesi, ai giorni d'oggi la lingua franca si è evoluta come mezzo che mette in contatto non solo aree di imperi, ma il mondo intero; se il latino poteva essere considerato una lingua franca perché univa idealmente tutti i cattolici che partecipavano alle funzioni religiose, oggi consideriamo la lingua franca utile per aggirare le differenze linguistiche nella vita quotidiana.<ref>{{Cita|Ostler|pp. 4-6}}</ref>