Yamato Takeru: differenze tra le versioni
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I frammentari riferimenti storici che lo riguardano
Secondo tali fonti
I riferimenti storici che lo riguardano sono contraddittori, ma la sua epopea, ampiamente riportata negli antichi testi di corte, fornisce un quadro originale su quelli che erano i rapporti di forza e gli schieramenti della corte di Yamato e dei clan delle altre province del Giappone.
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Il principe Yamato Takeru rappresenta l'equivalente nipponico del cavaliere "senza macchia e senza paura" medioevale europeo. Il suo nome, che significa "Eroe del Giappone", può essere riferito ad altre personalità del paese, dove si stava passando dalla tradizione orale a quella scritta. Gli annali cinesi riportano come le prime iscrizioni in cinese furono inviate in Giappone nel 57 d.C.<ref>{{en}}[http://museum.city.fukuoka.jp/english/eb/eb_fr2.html Il sigillo dorato di Fukuoka] museum.city.fukuoka.jp</ref> Gli annali giapponesi antichi ''[[Nihongi]]'', fanno risalire alla fine del terzo secolo l'invio dei primi studenti giapponesi in Cina per apprendere la scrittura. Ma sarà nel VI secolo che avverrà una discreta diffusione dell'uso dei [[caratteri cinesi]].
Alla fine del VI secolo
== La leggenda ==
[[File:Yamato Takeru at 16-crop.jpg|thumb|Stampa dell'ottocento di [[Yoshitoshi]], raffigurante Yamato Takeru travestito da cameriera, pronto ad uccidere i capi dei ribelli di Kyūshū]]
''[[Yamato (provincia)|Yamato]]'' (
L'epopea di Yamato Takeru narra che fu un principe di nome Ousu, secondo di due gemelli figli dell'imperatore [[Keikō]].<ref name=nihongi/> Tale legame di parentela implica un problema di collocazione storica, essendo Keikō il semi-leggendario 12º sovrano di Yamato, che secondo i ''Nihongi'' visse tra il [[71|71 d.C.]] ed il [[130|130 d.C.]]), tre secoli prima del periodo descritto dai Nihongi per Takeru. L'altra antica fonte giapponese, i ''[[Kojiki]]'', sono apparentemente più fedeli nel riportare la storia di Yamato Takeru, che viene collocata in un periodo diverso.
Il violento temperamento del giovane Takeru lo portò ad uccidere il fratello per
L'imperatore non lo voleva a corte e, al ritorno dall'impresa, gli assegnò un altro duro incarico, sottomettere le popolazioni ribelli [[Emishi]],<ref name=nihongi/> storicamente collegate ai tuttora esistenti [[Ainu]], che si erano sollevate nei territori ad est. Lungo il tragitto incontrò la zia Yamato, sacerdotessa del [[tempio di Ise]] che, mossa a compassione, gli consegnò la leggendaria spada [[Ama no Murakumo|Kusanagi-no-tsurugi]], appartenuta al [[Kami]] delle Tempeste [[Susanoo]], fratello della grande Dea del Sole [[Amaterasu]].<ref name=nihongi/> Dopo
[[File:Mount Ibuki top 2011-03-06.jpg|thumb|left|La statua sul monte Ibuki raffigurante Yamato Takeru]]
Sulla strada del ritorno, offese il Kami del [[monte Ibuki]], le cui maledizioni gli procurarono una grave malattia e la morte, che avvenne nell'antica [[Ise (provincia)|provincia di Ise]], l'odierna [[prefettura di Mie]], nel quarantatreesimo anno del regno di Keikō.<ref>Ponsonby-Fane, Richard. pag. 433</ref> Una statua che lo raffigura, a ricordo del funesto evento, è stata collocata sulla sommità del monte Ibuki.
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