Convento dei Cappuccini (Xiboli): differenze tra le versioni

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Nuova pagina: thumb|Particolare del convento su via Xiboli Il '''convento dei Cappuccini di contr...
 
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Secondo il [[Francesco Pulci|canonico Pulci]], il convento fu fondato nel 1540, e fu il quarto convento [[Ordine dei frati minori cappuccini|cappuccino]] fondato in [[Sicilia]], in ordine cronologico, dopo quelli di [[Castronovo]], [[Catacombe dei Cappuccini|Palermo]] e [[Polizzi Generosa|Polizzi]]; venne realizzato in contrada Xiboli, in prossimità del torrente dello Scopatore, a circa tre chilomentri a est dalla città, e venne completato nel 1549 grazie alle elemosine del popolo e all'intervento dei Giurati della città<ref>organo politico analogo all'attuale giunta comunale</ref> che acquistarono il terreno annesso al convento per farne la "selva" (il giardino e l'orto). Il luogo fu scelto perchè si trovava in corrispondenza del bivio che dalla strada pubblica Caltanissetta-[[Piazza Armerina|Piazza]] conduceva a [[Enna|Castrogiovanni]], in prossimità di una sorgente d'acqua che tutt'ora alimenta un abbeveratoio nella zona.<ref name=Santagati>{{cita|Santagati}}</ref>
 
I frati tuttavia vi abitarono per pochi decenni, poiché sul finire del secolo si trasferirono nel [[Convento dei Cappuccini (Pigni)|nuovo convento in contrada Pigni]], a sud della città, costruito tra il 1580 e il 1587 per volere dalla contessa [[Aloisia de Luna]]. Tale decisione fu presa soprattutto per due motivi: l'insalubrità del posto e la distanza dalla città; i frati che si ammalavano infatti dovevano giungere fino all'infermeria del monastero di Santa Croce, a più un'ora di cammino dal convento.
 
Il complesso, che fu ribattezzato ''luogo vecchio'',<ref>{{cita|Vitellaro}}</ref> rimase dunque inutilizzato per 260 anni e nel 1859 fu venduto a [[Salvatore Averna]] che lo trasformò in parte in [[Stabilimento Averna|distilleria]] dove produrre il [[Amaro Averna|suo amaro]], e in parte in abitazione per la sua famiglia; ne seguì una profonda trasformazione, tanto che dell'impianto originario del convento rimangono solo alcune tracce, tra cui la parte di edificio che costeggiava la strada pubblica, oggi via Xiboli, che fu realizzata seguendo la curvatura della strada, assumendo una particolare pianta curvilinea.<ref name=Santagati />