Differenze tra le versioni di "Marcallo con Casone"
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Nel vivere gli eventi del territorio, dopo i Celti si ha la dominazione romana (222 a.C.) documentata da ritrovamenti archeologici nel territorio di Santo Stefano sulla via per Marcallo “strata novarensis” (SP224 Vittuone-Marcallo-Boffalora) località Cascina Ranteghetta e Robarello dove, agli inizi del '900, furono riportati alla luce fittili, tegoloni e varie monete romane, parte dei quali conservati nel [[Museo archeologico Villa Pisani Dossi|museo Pisani Dossi di Corbetta]]. Reperti significativi, solitamente legati a vie di traffico protostorici, sul cui tracciato troviamo a Marcallo la località denominata “Pilastrello”: parola non latina, che Palestra ritiene sinonimo di pietre miliari romane. Giunti al cimitero e deviando per Bernate, a poca distanza dai confini comunali, troviamo l'ara dedicata a Mercurio da ''Caius Cassius'', rinvenuta nella Cascina Sant'Eusebio di [[Mesero]]; discendendo la valle del Ticino, incontriamo l'area romana del “''Castrum Brinati''” del IV sec. D.c., avamposto militare romano col compito di presidiare i confini naturali del Ticino che si attraversava con un ponte mobile. Diversi sono anche i reperti d'epoca romana rinvenuti lungo tutta la "strada mercatorum" che costeggiando la riva sinistra del Ticino, da [[Pavia]] a [[Golasecca]] a da qui alla [[Gallia]], che si incrocia con la “''Mediolanum-Novaria''” proprio in questi luoghi.
Menedrago prima, Casone poi, videro vicende simili, anche se con diverse sfumature. Nel [[1870]] venne istituito il Comune di Marcallo con Casone, dall'unione delle due comunità le cui attività economica principale fu per secoli l'agricoltura e l'allevamento di maiali, dei bovini, affiancata a quella dei bachi da seta fino a giungere alle trasformazioni del XX secolo, che incideranno profondamente nella realtà economica e territoriale.
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