Latifondo: differenze tra le versioni
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{{P|espressioni poco enciclopediche già nell'incipit (la caratteristica principale del latifondo è l'assenteismo del proprietario)|economia|settembre 2009}}Il '''latifondo''' è un [[terreno agricolo]] di grandi dimensioni, solitamente mal coltivato ed adibito a [[agricoltura estensiva|colture estensive]] spesso alternate a [[pascolo]].
{{nota disambigua|La proprietà agricola romana ''latifundum''|Latifondo (storia romana)}}
Il fenomeno del latifondismo ha avuto grande rilievo in passato, in [[Italia centrale|Italia centro]]-[[Italia meridionale|meridionale]] era frequentemente legato alla [[malaria]]<ref>{{cita| Federica Letizia Cavallo|p. 102}}</ref> per la presenza anche di zone [[palude|paludose]] non bonificate: i latifondi erano utilizzati per colture tradizionali, senza particolare cura all'innovazione o erano semplicemente usati per il [[pascolo]]. Il proprietario spesso si curava solo di avere una buona [[rendita (economia)|rendita]], trascurando i dettagli agricoli. Per questo motivo l'agricoltura praticata nei latifondi è spesso (ma non sempre) molto arretrata.
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Per dare un'inf.
, in [[Italia]] (dove in media un'azienda agricola ha 5-6 [[ettari]]) si può considerare latifondo una tenuta agricola che supera i 100 [[ettari]] (1 [[km²]]). Mentre in [[America Latina]] (dove in media un'azienda ha 25-30 [[ettari]]) un latifondo, per essere ritenuto tale, deve superare i 500 [[ettari]] (5 [[km²]]). In un paese grande come il [[Brasile]], per esempio, si considera latifondo un terreno superiore ai 1.000 [[ettari]] (10 [[km²]])<ref>
Alcuni latifondi raggiungono dimensioni tali, specie nell'[[America del sud]], da costituire veri e propri [[feudo|feudi]].
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