Parsi: differenze tra le versioni

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[[File:Mariage-parsi.jpg|thumb|Matrimonio parsi in costume tradizionale]]
I '''Parsiparsi''' sono seguaci del [[Zoroastrismo|Mazdeismo]] che nell'[[VIII secolo]] lasciarono la [[Persia]] per recarsi in [[India]], nel [[Gujarat]], presso il re induista [[Jadav Rana]].
Attualmente sono circa 100.000 individui, il 70% dei quali vive ancora in India, soprattutto presso [[Mumbai]] e parlano la [[lingua gujarati]].
L'altra comunità zoroastriana dell'India è rappresentata dagli [[Irani (India)|Irani]].
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== Definizione e identità ==
 
Il termine "Parsiparsi" non è attestato in testi zoroastriani indiani fino al XVII secolo. Fino a quel periodo venivano usati i termini ''Zarthoshti'' ("Zoroastriani") o ''Vehdin'' ("[di] buona natura" o "[de] la buona religione"). È in un testo sanscrito del XII secolo, scritto probabilmente da un hindu, che si utilizza per la prima volta il termine.
La prima fonte europea risale al 1322, quando il monaco francese Jordanus riferisce della presenza dei parsi a [[Thane|Thana]] e [[Bharuch|Broach]]. Il termine ricorrerà in molti diari di viaggiatori europei, prima portoghesi e francesi e inglesi poi.