Partito Socialista Unitario (1922): differenze tra le versioni

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Il PSI dal 1925 si divise fra ''massimalisti autonomisti'' e ''fusionisti'', cioè fautori dell'unità con i riformisti. Sulla questione della fusione avrebbe dovuto pronunciarsi un congresso convocato per il 14 novembre 1926, che non poté aver luogo, a seguito della soppressione in Italia di tutti i partiti di opposizione, compreso il Partito Socialista Italiano ([[leggi fascistissime|R.D. n. 1848/26]]).
 
A seguito della bocciatura della proposta di Nenni da parte della maggioranza del PSI, già il 26 novembre 1925 si costituì un triumviratotriunvirato, composto da [[Claudio Treves]], [[Giuseppe Saragat]] e Carlo Rosselli che, il 29 novembre successivo, ricostituì clandestinamente il PSU come ''[[Partito Socialista Unitario#Il partito in esilio|Partito Socialista dei Lavoratori Italiani]] (PSLI)''<ref name=Saragat>[http://www.socialdemocraticieuropei.it/download/Giuseppe_Saragat.pdf Giuseppe Saragat e la socialdemocrazia italiana]</ref>, riprendendo l'antica denoninazione del Partito socialista sancita dal congresso di [[Reggio Emilia]] del [[1893]].
 
Peraltro, quasi un anno dopo, nella notte tra il 19 e il 20 novembre 1926, Treves e Saragat furono costretti ada espatriare clandestinamente in [[Svizzera]] (Treves proseguirà per [[Parigi]] e Saragat per [[Vienna]]), grazie all'organizzazione di Rosselli e [[Ferruccio Parri|Parri]], che, per questo e per aver programmato la fuga dall'Italia di Turati e [[Sandro Pertini|Pertini]], verranno arrestati e prima reclusi in carcere, poi inviati al [[confino]] (il 27 luglio [[1929]] Carlo Rosselli sarà protagonista, con [[Francesco Fausto Nitti]] ed [[Emilio Lussu]], di una rocambolesca evasione, via mare, dal confino di [[Isola di Lipari|Lipari]]).
 
=== Il partito in esilio ===