Tiro a volo: differenze tra le versioni

In Italia le prime gare si svolsero in Sicilia, verso la metà del [[XIX secolo]]. La prima società in Italia di tiro a volo fu creata a [[Milano]] nel [[1872]].La FITAV (Federazione Italiana Tiro a Volo) è nata nel [[1926]] per interessamento di un appassionato industriale del settore, [[Ettore Stacchini]], il quale riuscì a raccogliere una trentina di società appartenenti a tutte le regioni italiane nella Federazione Italiana Tiro al Piccione d'Argilla (il bersaglio mobile ideato sulla falsariga dell'anglosassone ''clay-bird'', ''uccello d'argilla'' e del francese ''pigeon d'argile'').

 

Nel [[1927]] la FITAV assunse l'attuale denominazione entrando a far parte del [[Comitato Olimpico Nazionale Italiano|CONI]]. Per una diffusione maggiore di questo sport - che ha sempre sofferto di congeniti problemi riguardanti gli impianti - si dovette attendere il 1930, quando vennero organizzati a [[Roma]] - su iniziativa dello stesso Stacchini - sia il Campionato mondiale dell'unica specialità di tiro al piattello allora conosciuta, la ''Fossa Olimpica'', sia il Campionato mondiale di tiro al piccione.<ref>Giorgio Benassi, "IL TIRO A VOLO - NOTE STORICHE E TECNICHE", Bologna 1961</ref>

 

== Caratteristiche ==

{{S sezione|argomento=sport}}

Il bersaglio è sempre in movimento e può essere sia predeterminato in base ad una sequenza nota che selezionato a caso al momento del lancio.

 

* {{cita web|http://www.fstv.sm|Federazione sammarinese tiro a volo}}

* {{cita web|http://www.iltiro.com/tiroavolo/media/pdf/viaggionelmondodelloskeet2.pdf|Ludovico Di Maio, ''Viaggio nel mondo dello Skeet'', 2007 (storia e tecnica del tiro a volo)}}

 

{{Sport olimpici}}