Capocci (famiglia): differenze tra le versioni
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== Cenni storici ==
Le prime notizie della famiglia, che forse inizialmente prendeva il cognome di Gasperini, risalgono alla seconda metà del secolo XI.
Divisasi in almeno tre rami, il principale dei quali aveva le sue abitazioni nel [[rione Monti]] nell’area nota come [[Suburra]] dove possedevano anche la [[torre dei Capocci|torre]]<ref>''Case e torri medioevali a Roma: documentazione, storia e sopravvivenza di edifici medioevali nel tessuto urbano di Roma'' di Lorenzo Bianchi, Maria Rosaria Coppola, Vincenzo Mutarelli, L'Erma di Bretschneider 1998, pp.40-41.</ref> omonima pervenuta loro dalla famiglia Arcioni, famiglia che sarebbe uno dei rami dei Capocci<ref>Tale ramo dette il nome alla contrada compresa tra la [[Torre delle Milizie]] ed il versante meridionale del [[Quirinale (colle)|Quirinale]] presso la [[chiesa di San Silvestro al Quirinale]] e dette alla Chiesa il vescovo [[Niccolò degli Arcioni|Niccolò]], v. Umberto Gnoli, ''Topografia e Toponomastica di Roma Medioevale e Moderna'', alla voce.</ref> discesi da un Arcione figlio di Giacomo e fratello del cardinale Pietro<ref>Sandro Carocci, ''Baroni di Roma. Dominazioni signorili e lignaggi aristocratici nel duecento e nel primo trecento'', 1993, pp.335 e segg.; [[Giuseppe Tomassetti]], ''La campagna romana'', Roma 1910, v. I, p.139; Mario Tosi, ''La società romana dalla feudalità al patriziato, 1816-1853'', p.40</ref>, ancora esistente nella attuale piazza di San Martino ai Monti nei pressi dell’abside della [[Basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti|chiesa]] omonima sull’[[Esquilino]]. La famiglia aveva altri rami ed abitazioni nel [[rione Pigna]] e nel [[rione Trevi]]. Furono alcuni membri di questa famiglia ad aver fondato l’ospedale di S. Andrea in Piscinula presso la [[basilica di Santa Maria Maggiore]] dove eressero alcune loro cappelle gentilizie.
Di tradizionale parte ghibellina e partigiana dei [[Colonna (famiglia)|Colonna]] con cui strinse legami di parentela, nel secolo successivo un Giovanni di parte imperiale e nemico di [[Innocenzo III]] fu [[senatore di Roma]]; altri senatori dell’Urbe della famiglia furono Giacomo (1234) e Pietro (sec. XIV). Anche di parte imperiale fu Angelo capitano del popolo, fautore della casa di Svevia che accolse trionfalmente [[Corradino di Svevia|Corradino]] in Roma nel [[1267]].<br />
Alla famiglia appartennero anche cardinali tra i quali [[Pietro Capocci|Pietro]] (m. 1259) che alla sua morte lasciò gran parte dei suoi beni per la fondazione dell’ospedale destinato ad ospitare gli affetti dal morbo del [[fuoco di Sant'Antonio]] presso la scomparsa [[Chiesa di Sant'Andrea Catabarbara|chiesa di Sant’Andrea ''Cata Barbara'']] presso l’attuale via Carlo Alberto, e [[Niccolò Capocci|Niccolò]] (m. 1368). Lello ricoprì la carica di [[Conservatore di Roma|Conservatore]] nel 1406 e un Giovanni ritenuto appartenente a questa famiglia è ricordato per aver preso parte nella [[Disfida di Barletta]] nel 1503.
La famiglia che nel suo periodo di massima potenza godette del possesso di importanti feudi tra i quali [[Monterotondo]], [[Mentana]], [[Montecelio]], [[Sant'Angelo Romano]], e della proprietà di alcune tenute nei pressi di Roma tra le quali [[Marco Simone (Guidonia Montecelio)|Marco Simone]]<ref>[[Antonio Nibby]], ''Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma'', Vol. 2, p.306</ref>, [[Guidonia Montecelio|Castell'Arcione]]<ref>A. Nibby, ''Analisi storico-topografico-antiquaria...'' cit., Vol. 1, pp.423-425</ref> e [[Salone (zona di Roma)|Salone]]<ref>[[Pasquale Adinolfi]], ''Roma nell'età di mezzo'', Roma 1881, T. I, p.123</ref>, perse di rilievo nei secoli successivi estinguendosi nel secolo XVII.
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== Bibliografia ==
* ''Case e torri medioevali a Roma: documentazione, storia e sopravvivenza di edifici medioevali nel tessuto urbano di Roma'' di Lorenzo Bianchi, Maria Rosaria Coppola, Vincenzo Mutarelli, L'Erma di Bretschneider 1998.
* Claudio De Dominicis, ''Membri del Senato della Roma Pontificia Senatori, Conservatori, Caporioni e loro Priori e Lista d’oro delle famiglie dirigenti (secc. X-XIX)'', Fondazione Marco Besso, Roma 2009.
*Voce ''Capocci'' in Enciclopedia Italiana
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[[Categoria:Famiglie romane]]
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