Arco di Trionfo (Parigi): differenze tra le versioni

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[[File:Arc de Triomphe de l'Etoile - Projet Chalgrin - 01.jpg|thumb|left|upright|Progetto di Chalgrin.]]
 
'''Napoleone I, dopo la [[battaglia di Austerlitz]], disse ai soldati francesi che con lui avevano combattuto: "si tornerà alle vostre case solo sotto archi di trionfo" e difatti un decreto imperiale datato 18 febbraio [[1806]] ordinò la costruzione di un arco trionfale dedicato appunto alle vittorie conseguite dall'esercito francese. Nell'intento dell'imperatore, la realizzazione dell'arco era il punto di partenza per un grande viale che avrebbe congiunto il [[Louvre]] alla Piazza della [[Bastiglia (Parigi)|Bastiglia]].'''
 
'''Per la progettazione del monumento, l'architetto [[Jean Chalgrin]] entrò in concorrenza con il collega [[Jean-Arnaud Raymond]], al punto che tra i due non fu possibile una collaborazione. Il ministero quindi scelse solo Chalgrin per la realizzazione del monumento, e la prima pietra venne posta il 15 agosto [[1806]], ma le sole fondamenta richiesero due anni di lavoro e nel [[1810]] i quattro pilastri erano ancora alti appena un metro. In occasione del suo matrimonio con l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, l'imperatore volle che lo stesso Chalgrin costruisse un modello in scala con stucchi e tele dipinte per ricreare così il progetto definitivo, intenzionato a mostrare alla consorte la grandiosità dell'opera da lui voluta. L'architetto morì improvvisamente nel [[1811]], seguito otto giorni dopo dal suo collega Raymond.'''
 
'''Tra le prime sconfitte napoleoniche (Campagna di Russia del 1812), e gli eventi del 1814, la costruzione dell'arco di trionfo venne ripresa e interrotta due volte, per poi venire addirittura abbandonata sotto la Restaurazione: [[Luigi XVIII]] infatti non riprese i lavori che nel [[1824]], anno della sua morte, con gli architetti [[Louis-Robert Goust]] e [[Louis-Étienne Héricart de Thury]]. Nel [[1830]], [[Luigi Filippo]] decise di riprendere l'idea iniziale di Napoleone, ma con un nuovo spirito di riconciliazione, attribuendo allo stesso''' monumento la celebrazione di tutti coloro che combatterono per la Francia tra il [[1792]] ed il [[1815]], che fossero rivoluzionari, monarchici o imperiali.
 
Nel [[1842]], [[Honoré de Balzac]] ne fece il simbolo della fedeltà dei bonapartisti: "ma tutti i cuori, anche i più ostili all'imperatore, rivolgono al cielo desideri ardenti per la gloria della patria. Gli uomini più stanchi della lotta iniziata tra l'Europa e la Francia tutti avevano abbandonato il loro odio passando sotto l'arco trionfale".