Il battello bianco: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZimbuBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v1.42 - Disambigua corretto un collegamento - Kirghiso
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo righe e spazi in eccesso (vedi richiesta)
Riga 11:
 
Dal libro è stato tratto nel [[1976]] un film diretto dal regista sovietico [[Bolotbek Šamšijev]].
 
 
==Trama==
Il protagonista della storia è un bambino di sette anni di cui non viene rivelato il nome. Egli vive col nonno Momun e con la moglie di lui, con lo zio guardia forestale Orozkul, con la zia Bekej e con la guardia ausiliaria boscaiolo Sejdachmat e sua moglie Gul'džamal in un remoto insediamento tra i boschi dell'area protetta dei monti [[Tien Shan]] nel [[Repubblica Socialista Sovietica Kirghisa|Kirghizistan]]. È stato abbandonato dai suoi genitori quando si sono separati: sua madre vive in città e si è fatta una nuova famiglia, mentre suo padre dovrebbe lavorare come marinaio su un battello bianco sul vicino (ma lontanissimo per un bambino) lago [[Ysykköl|Issyk Kul']]. Questo per lo meno è ciò che dice il nonno Momun, che si occupa del bambino. Lo zio Orozkul è un uomo tirannico e cattivo, che è insoddisfatto della propria vita e tormenta tutti gli altri. Si sente infatti frustrato per il fatto che sua moglie Bekej, figlia di Momun, non riesce a dargli un figlio e perciò si ubriaca e la percuote. Approfitta inoltre della sua posizione di potere come responsabile del posto di guardia e datore di lavoro degli altri, e tutti devono penare sotto di lui.
 
Il bambino non ha compagni di giochi e vive in un suo mondo di fantasia: crede alla ''Madre cerva dalle ramosa corna'' delle fiabe kirghise, che un tempo si prese cura degli unici due bambini del suo popolo scampati al massacro da parte delle tribù nemiche. I suoi tesori sono pietre, piante, il binocolo del nonno e la sua cartella scolastica, che riceve in dono dal nonno allorché, nella tarda estate, deve iniziare la scuola. Il bambino osserva spesso col binocolo il vapore bianco sul lago e sogna quindi di tramutarsi in un pesce per raggiungere il padre, che non ha mai visto. In estate si esercita perciò diligentemente nei tuffi e nell'[[apnea]] nel fiume presso il posto di guardia.