Georges Braque: differenze tra le versioni

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il quadro di Cèzanne era attribuito a Picasso
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Durante l'inverno del [[1905]]-[[1906]], dopo essersi formato all'École des Beaux-Arts di Parigi e subendo l'influenza dell'opera di [[Henri Matisse]], cominciò a dipingere alla maniera dei [[fauves]], ricorrendo all'uso di colori brillanti e sfruttando la libertà della composizione: fanno parte di questo periodo opere quali [[Paysage à l'Estaque]] (1906, Museo dell'Annonciade, Saint-Tropez).
 
Il [[1907]] fu un anno determinante nella formazione dell'artista che visitò la retrospettiva su [[Paul Cézanne]] presentata in occasione del ''[[Salon d'Automne]]'', venne in contatto con Picasso impegnato nella realizzazione di ''[[Httphttp://www.didatticarte.it/Blog/?p=4730| Les demoiselles d'Avignon]]'' e cominciò a nutrire un considerevole interesse per l'arte primitiva. Ricorrendo a volumi geometrici e riducendo la tavolozza alle tonalità del verde e del bruno, Braque cercò di dare forma e di costruire lo spazio esistente tra i volumi della composizione senza l'ausilio di artifici quali la [[prospettiva]] e il [[chiaroscuro]]. In ''Grand Nu''(1908, collezione privata, Parigi) egli costruisce l'anatomia con ampie e brevi pennellate che suggeriscono i volumi chiusi in una spessa e nera linea di contorno. Applicò questi stessi principi di costruzione geometrica sia ai paesaggi sia alle [[natura morta|nature morte]].
 
Tra il [[1909]] e il [[1914]] i progressi nell'arte plastica di Braque e Picasso furono favoriti da una proficua amicizia. Da questo stimolante connubio nacque una nuova visione dello spazio pittorico, che presenta oggetti smembrati e sfaccettature creati dallo spezzettarsi dei piani: è la fase del cosiddetto [[cubismo analitico]]. In ''Violon et Palette'' (1909, Guggenheim Museum, New York), la rappresentazione così creata di un violino ne sottolinea i contrasti della composizione; allo spettatore vengono in questo modo offerti tutti i piani di una visione prospettica ridotta alla superficie del quadro e chiusa in uno stesso e coerente volume. La parte superiore del dipinto, dove appare raffigurato un chiodo che sostiene una tavolozza, simboleggia ironicamente le due possibilità della ricerca pittorica. Nello sforzo di rappresentare volumi sempre più complessi per renderli in ogni loro sfaccettatura, le tele di Braque divennero pressoché indecifrabili, a dispetto dell'[[astrazione (arte)|astrazione]] che tanto aveva ricusato. Per questo, nell'autunno del [[1911]], egli introdusse nei suoi quadri segni riconoscibili quali lettere e cifre stampate (Le Portugais, 1911, [[Museo d'arte di Basilea|Kunstmuseum]], [[Basilea]]) e, l'anno seguente, sperimentò la tecnica del [[collage]] che gli consentì di creare una sintesi di elementi diversi per descrivere con chiarezza un oggetto attraverso la dissociazione di forme e colori. La proficua collaborazione tra Braque e Picasso si interruppe nel [[1914]], quando Braque fu chiamato alle armi.