Fratelli Wright: differenze tra le versioni

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}}<ref>{{Cita web|url=http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/ |titolo=The Wright Brothers & the Invention of the Aerial Age|sito=[http://www.nasm.si.edu/ Smithsonian National Air and Space Museum]|accesso=2 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Crouch |nome=Tom D. |coautori= Peter L. Jakab |titolo=I Fratelli Wright – Gli inventori delle macchine volanti |editore=[[National Geographic]] – Edizioni White Star |città=Vercelli |anno=2003 |p=130 |isbn=978-88-540-0117-6 |cid=Crouch e Jakab}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://core.libraries.wright.edu/handle/2374.WSU/3208 |titolo=Following the Footsteps of the Wright Brothers: Their Sites and Stories Symposium Papers |autore=Mary Ann Johnson |data=2001 |accesso=2 ottobre 2011 |lingua=en |sito=[http://www.wright.edu/ Wright State University]}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/special_report/1998/11/98/great_balloon_challenge/299568.stm |titolo=Flying through the ages |autore= |data=19 marzo 1999 |accesso=21 ottobre 2011 |lingua=en |sito=[http://www.bbc.co.uk/news/ BBC News]}}</ref>
 
Sull'appartenenza di questo primato sussistono notevoli controversie;<ref name=wb_controv>{{Cita web|url=http://www.wright-brothers.org/History_Wing/History_of_the_Airplane/Who_Was_First/Who_Was_First_Intro/Who_Was_First_Intro.htm |titolo=Who Was First? |autore=Joe W. McDaniel |accesso=14 agosto 2011 |sito=[http://www.wright-brothers.org/ Wright Brothers Aeroplane Company – A Virtual Museum of Pioneer Aviation] |lingua=en}}</ref><ref name=malfitano>{{Cita web|url=http://www.airshowfan.com/first-airplane.htm |titolo=The "controversy" over the "first practical airplane": Wright Flyer vs Santos-Dumont's 14-bis |autore=Bernardo Malfitano |sito=[http://www.airshowfan.com/ AirShowFan.com] |accesso=4 settembre 2011 | lingua=en}}</ref> è invece in generale accettato che, specialmente negli anni tra il [[1905]] e il [[1908]], grazie a velivoli come il [[Flyer III]] e il [[Wright Model A|Model A]], i Wright furono i primi ad acquisire un'effettiva padronanza dell'aria.<ref name="asme">{{Cita web |autore=J. Lawrence Lee |url=http://files.asme.org/ASMEORG/Communities/History/Landmarks/5661.pdf |titolo= The Wright Flyer III – Historic Mechanical Engineering Landmark |editore=[[American Society of Mechanical Engineers]] |accesso=14 agosto 2011 |lingua=en |data=2003 |urlmorto=sì }}</ref><ref name=grant_28_37_65>{{Cita libro|cognome=Grant |nome=R.G. |coautori=(ed. italiana a cura di R. Niccoli) |titolo=Il volo – 100 anni di aviazione |anno=2003 |editore=DeAgostini |città=Novara |isbn=88-418-0951-5 |pp=28, 37 e 65 }}</ref>
 
== Infanzia ==
 
Wilbur e Orville Wright erano due dei sette '''fratell'''i Wright, figli del [[Pastore (religione)|pastore]] [[Chiesa evangelica|evangelista]] [[Milton Wright]] (1828-1917, di origini [[Inghilterra|anglo]]-[[Paesi Bassi|olandesi]]) e di Susan Catherine Koerner (1831-1889, di origini [[Svizzera|svizzero]]-[[Germania|tedesche]]).<ref>{{Cita web |url=http://www.americanheritage.com/articles/magazine/it/2003/2/ |titolo=Wright Brothers |autore= |data=2003. |accesso= |lingua=en |sito=[http://www.americanheritage.com/ American Heritage] |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100315022909/http://www.americanheritage.com/articles/magazine/it/2003/2/ |dataarchivio=15 marzo 2010 }}</ref> Gli altri fratelli Wright erano Reuchlin (1861-1920), Lorin (1862-1939), i gemelli Otis e Ida (nati nel 1870 e morti entrambi prima di compiere le tre settimane), e [[Katharine Wright|Katharine]] (1874-1929).<ref>Può essere interessante notare che nessuno dei ragazzi Wright aveva un secondo nome, poiché il capofamiglia aveva preferito chiamare i suoi figli utilizzando primi nomi caratteristici: Wilbur e Orville in particolare erano stati chiamati così in onore rispettivamente di Wilbur Fiske e Orville Dewey, due religiosi fortemente ammirati dal padre, vescovo dal 1877 al 1881. I loro amici li chiamavano "Will" e "Orv", ma tra di loro i due fratelli si chiamavano "Ullam" e "Bubs"; la gente del vicinato di Dayton invece usava riferirsi a loro semplicemente come ai ''Bishop's Kids'', "i ragazzi del vescovo". Si veda {{Cita web|url=http://www.wright-brothers.org/History_Wing/Wright_Story/Unusual_Childhood/Bishops_Kids/Bishops_Kids.htm |titolo=The Bishop's Kids |autore= |data= |accesso=2 ottobre 2011 |sito=[http://www.wright-brothers.org/ Wright Brothers Aeroplane Company – A Virtual Museum of Pioneer Aviation]}}</ref> Wilbur e Orville erano dunque rispettivamente il terzo e il sesto figlio della coppia.<ref name=family>{{Cita web |url=http://www.centennialofflight.gov/essay/Wright_Bros/wright_family/WR1.htm |titolo=The Wright Family |autore=[http://www.centennialofflight.gov/index.cfm The U.S. Centennial of Flight Commission] |data= |accesso=2 ottobre 2011 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050412103239/http://www.centennialofflight.gov/essay/Wright_Bros/wright_family/WR1.htm |dataarchivio=12 aprile 2005 }}</ref><ref name=thefam>{{Cita web|url=http://www.bbc.co.uk/dna/h2g2/A1118332 |titolo=The Family of the Wright Brothers |autore= |data=29 agosto 2003 |accesso=2 ottobre 2011 |lingua=en |sito=[http://www.bbc.co.uk/ BBC]}}</ref>
 
[[File:Wilbur Wright child.jpg|left|thumb|upright|Wilbur Wright fotografato nel 1876 all'età di 9 anni.]]
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== Gli alianti ==
 
I Wright basarono la progettazione dei loro primi alianti (come anche quella dell'aquilone del 1899) sul lavoro dei loro recenti predecessori, e in particolare sui calcoli relativi alla [[portanza]] pubblicati da Lilienthal nel [[1889]] e sui disegni del deltaplano che Chanute aveva sperimentato con successo nel 1896 (il quale aveva eseguito planate anche di 110 metri).<ref>{{Cita|Grant|p. 17}}.</ref> Wilbur e Orville disegnarono ali con un [[Profilo alare|profilo]] curvo, la cui superiorità rispetto a un profilo piano in termini di forza portante generata era stata scoperta da George Cayley alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]]<ref>{{Cita web |url=http://www.centennialofflight.gov/essay/Dictionary/Cayley/DI15.htm |titolo=Sir George Cayley |autore=[http://www.centennialofflight.gov/index.cfm The U.S. Centennial of Flight Commission] |data= |accesso=8 ottobre 2011 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111014121800/http://www.centennialofflight.gov/essay/Dictionary/Cayley/DI15.htm |dataarchivio=14 ottobre 2011 }}</ref> ed era stata ampiamente dimostrata dal successo degli alianti di Lilienthal tra gli anni ottanta e gli anni novanta dell'Ottocento. Le due ali erano collegate da una struttura di montanti e cavi di rinforzo, anch'essa simile a quella del velivolo di Chanute; la superficie di controllo orizzontale era montata frontalmente anziché posteriormente, per ridurre la gravità delle conseguenza di un eventuale [[stallo aerodinamico]] (un'improvvisa perdita di portanza in grado di portare a uno schianto al suolo, che era stata ad esempio la causa dell'incidente che aveva ucciso Lilienthal).<ref>{{Cita|Jakab|p. 73}}.</ref><ref name=designing>{{Cita web|url=http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1900/designing.cfm |titolo=Designing the 1900 Wright Glider |sito=[http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/index_full.cfm The Wright Brothers & the Invention of the Aerial Age] |accesso=9 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref> Wilbur ritenne, erroneamente, che una coda non sarebbe stata necessaria e pertanto i primi due alianti ne furono privi.<ref name=speech>{{Cita web|url=http://invention.psychology.msstate.edu/inventors/i/Wrights/library/Aeronautical.html |titolo=Some Aeronautical Experiments |autore=Wilbur Wright |lingua=en |data=18 settembre 1901 |accesso=8 ottobre 2011 |sito=[http://invention.psychology.msstate.edu/inventors/i/Wrights/Wrights.html Wilbur and Orville Wright] |editore=[http://invention.psychology.msstate.edu/ To Fly Is Everything – A Virtual Museum Covering the Invention of the Airplane]}}</ref> Secondo alcuni biografi, probabilmente fino al [[1902]] solo Wilbur pilotò gli alianti in volo, forse esercitando la sua autorità di fratello maggiore per proteggere Orville dai rischi.<ref>{{Cita|Crouch|p. 198}}.</ref><ref>{{Cita|Howard|p. 52}}.</ref>
 
[[File:WrightBrothers1900Glider.jpg|thumb|L'aliante del 1900 in volo, ancorato a terra e sostenuto dal vento. Non fu scattata nessuna foto del primo aliante in volo libero con l'equipaggio a bordo.]]
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I fratelli Wright terminarono la costruzione del loro primo aliante a grandezza naturale nel corso dell'anno 1900.<ref name=grant_22/> Il velivolo, che era stato assemblato in un capanno di legno dietro il negozio di biciclette di Dayton, era un biplano di 5,2 metri di apertura alare, con la stessa configurazione [[Alette canard|canard]] che avrebbe caratterizzato tutte le realizzazioni dei Wright fino al [[1911]];<ref name=dicorato_5/> la struttura era [[Pino|lignea]], molto leggera, ed era ricoperta di [[Raso (tessuto)|tela di raso]] in [[cotone (tessuto)|cotone]]; era privo di [[Impennaggio|coda]], ma era dotato di controlli per il [[beccheggio]] e il [[rollio]] collegati rispettivamente alla [[Equilibratore (aeronautica)|superficie orizzontale]] anteriore e alle ali svergolabili; il pilota stava sdraiato in posizione prona per minimizzare la [[resistenza aerodinamica]].<ref>{{Cita web|url=http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1900/anatomy.cfm |titolo=Anatomy of the Wright Glider |sito=[http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/index_full.cfm The Wright Brothers & the Invention of the Aerial Age] |accesso=7 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref>
 
L'aliante, per essere sperimentato, necessitava di un luogo dove il [[vento]] fosse forte e costante. Wilbur si rivolse all'ufficio meteorologico statunitense ([[National Weather Service|Weather Bureau]]) perché gli fosse indicata una località con queste caratteristiche; gli venne consigliato di recarsi a [[Kitty Hawk (Stati Uniti d'America)|Kitty Hawk]], un piccolo centro nella [[Carolina del Nord]]: una cittadina di pescatori, particolarmente adatta per gli scopi dei Wright perché metteva loro a disposizione ampi spazi aperti molto ventilati con un fondo sabbioso, relativamente poco pericoloso in caso di incidenti.<ref name=kittyhawk>{{Cita web |url=http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1900/kittyhawk.cfm |titolo=Kitty Hawk: Testing Grounds |sito=[http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/index_full.cfm The Wright Brothers & the Invention of the Aerial Age] |accesso=7 ottobre 2011 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111223051703/http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1900/kittyhawk.cfm |dataarchivio=23 dicembre 2011 }}</ref>
 
Il viaggio verso Kitty Hawk fu difficile, il tempo fu imprevedibile e, una volta giunti sul posto, i Wright trovarono che il cibo era scarso, il vento (effettivamente forte e sempre presente) soffiava la sabbia dappertutto e gli insetti (specialmente le zanzare) erano quasi insopportabili. Orville in seguito scrisse: «[Era] come il Sahara, o almeno come io mi immaginavo il Sahara».<ref name=kittyhawk/> Tuttavia William J. Tate, la personalità più importante del piccolo villaggio, li accolse in modo molto amichevole e mise a loro disposizione tutto l'aiuto possibile. Nonostante tutto i periodi passati a Kitty Hawk, anche dopo il 1900, furono per i Wright delle vacanze e, a posteriori, i due ricordarono gli anni passati viaggiando tra l'Ohio e la Carolina del Nord come alcuni dei più felici della loro vita.<ref name=kittyhawk/>
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Provato nel corso dell'estate e dell'autunno del 1902, questo terzo aliante si rivelò estremamente efficiente dal punto di vista aerodinamico:<ref name=grant_24/> l'aumento della portanza generata fu subito evidente.<ref name=control/> L'introduzione della deriva verticale risolse solo in parte il problema della controllabilità in rollio, e allora Wilbur e Orville trasformarono la doppia superficie fissa in una superficie mobile singola, cioè in un vero e proprio [[Timone (aeronautica)|timone di direzione]]: collegato allo stesso comando che controllava lo svergolamento alare, esso risolse una volta per tutte la questione.<ref name=control/><ref>{{en}} {{Cita libro|cognome=Anderson |nome=John D. |titolo=Inventing Flight: The Wright Brothers and Their Predecessors |città=Baltimora |editore=Johns Hopkins University Press |anno=2004 |isbn=0-8018-6875-0 |p=134. }}</ref>
 
Così modificato, l'aliante Wright del 1902 divenne il primo velivolo completamente controllabile sui tre assi mai costruito.<ref name=glider>{{Cita web |url=http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1902/glider.cfm |titolo=The 1902 Glider |sito=[http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/index_full.cfm The Wright Brothers & the Invention of the Aerial Age] |accesso=10 ottobre 2011 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100408194749/http://nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1902/glider.cfm |dataarchivio=8 aprile 2010 }}</ref> Tra settembre e ottobre venne fatto volare 700 o 1&nbsp;000 volte, e consentì a entrambi i fratelli di acquisire finalmente una vera esperienza di pilotaggio; molti voli coprirono distanze di 150 metri, e alcuni superarono i 180.<ref name=worldrec>{{Cita web|url=http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1902/worldrecord.cfm |titolo=World Record Holders |sito=[http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/index_full.cfm The Wright Brothers & the Invention of the Aerial Age] |accesso=10 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref> La planata più lunga durò 26 secondi, e coprì una distanza di 200 metri.<ref name=grant_25>{{Cita|Grant|p. 25}}.</ref>
 
L'aliante del 1902 fu un notevole successo; costituì senza dubbio la migliore realizzazione dei Wright fino a quel momento,<ref>Wilbur Wright, il 2 ottobre 1902, scrisse in proposito: «La nostra nuova macchina è un grande passo avanti rispetto a qualunque cosa sia mai stata costruita [...]. Tutto è talmente soddisfacente che, ora, crediamo davvero che il problema del volo si stia avvicinando alla sua soluzione». Si veda {{Cita web |url=http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1902/glider.cfm |titolo=The 1902 Glider |sito=[http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/index_full.cfm The Wright Brothers & the Invention of the Aerial Age] |accesso=10 ottobre 2011 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100408194749/http://nasm.si.edu/wrightbrothers/fly/1902/glider.cfm |dataarchivio=8 aprile 2010 }}</ref> e secondo alcuni storici il suo efficiente sistema di controllo segnò la nascita dell'aeroplano moderno.<ref>{{Cita|Jakab|p. 183-184}}.</ref><ref>{{en}} Woflgang Langewiesche, ''Stick and Rudder: An Explanation of the Art of Flying'', New York, McGraw-Hill, 1972, p. 163. ISBN 0-07-036240-8.</ref>
 
== Il Flyer, primo velivolo a motore (1903) ==
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[[File:Kitty hawk gross.jpg|thumb|left|Wilbur a bordo del Flyer del 1903. Notare il doppio equilibratore frontale danneggiato (questa foto venne scattata subito dopo il fallimento del tentativo di volo del 14 dicembre) e le doppie eliche in posizione spingente, collegate al motore singolo da trasmissioni a catena.]]
 
Poiché le case automobilistiche a cui i Wright si erano rivolti non erano state in grado di mettere loro a disposizione un motore a scoppio con un [[rapporto potenza-peso]] soddisfacente, essi ne progettarono uno in modo completamente autonomo e ne affidarono la realizzazione al meccanico Charlie Taylor, un loro stretto collaboratore.<ref name=GWAI>{{Cita web|url=http://www.griffwason.com/wright_flyer_engine-info.htm|titolo=Wright Flyer Engine – Specifications|sito=[http://www.griffwason.com/ Griff Wason – Art and illustration]|accesso=13 aprile 2011|lingua=en|urlmorto=sì}}</ref>
 
Problemi simili si riscontrarono per quanto riguardò le [[elica|eliche]]: all'inizio del Novecento non esistevano ancora equazioni utili alla progettazione di un'elica efficiente, né in campo navale né tanto meno in campo aeronautico; perciò i Wright studiarono il problema per conto proprio, portarono a termine una serie di esperienze con la loro galleria del vento, stabilirono che un'elica non è in realtà altro che un'ala che ruota anziché traslare, e costruirono infine una coppia di eliche la cui efficienza (66 percento) fu in definitiva molto buona.<ref>{{Cita|Crouch|p. 242-243}}.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.wright-brothers.org/Information_Desk/Just_the_Facts/Engines_&_Props/1903_Props.htm |titolo=1903 Wright Propellers |sito=[http://www.wright-brothers.org/ Wright Brothers Aeroplane Company – A Virtual Museum of Pioneer Aviation]|autore=Joe W. McDaniel |accesso=10 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref><ref name=dicorato_6>{{Cita|Dicorato|p. 6 v. ''Profili''}}.</ref>
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La stagione di volo del 1904 si concluse dopo 105 lanci, tutti compiuti tra la fine di maggio e l'inizio di dicembre, nel corso dei quali i Wright accumularono in totale 45 minuti di permanenza in aria. Al termine di questo periodo il Flyer II venne smontato: le sue parti metalliche vennero conservate e riciclate l'anno successivo, quelle in legno e in tela vennero bruciate.<ref name=asme/><ref name=wb_II/>
 
Nell'inverno tra il 1904 e il [[1905]] i Wright applicarono tutta l'esperienza accumulata alla progettazione di un terzo aeroplano, il [[Flyer III]]. Provato tra la fine di giugno e l'inizio di novembre del 1905, e ampiamente modificato man mano che i test di volo davano i loro risultati, il Flyer III fu un notevole successo, ed è in genere considerato il primo aeroplano veramente "pratico" mai costruito.<ref name=asme/><ref name=grant_28_37_65/><ref name=crm>{{Cita web |url=http://crm.cr.nps.gov/archive/23-02/23-02-6.pdf |titolo=Restoration, Preservation, and Conservation of the 1905 Wright Flyer III |autore=Jeanne Palermo |editore=[http://crm.cr.nps.gov/ Cultural Resource Management] |accesso=17 agosto 2011 |data=2000 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110726153953/http://crm.cr.nps.gov/archive/23-02/23-02-6.pdf |dataarchivio=26 luglio 2011 }}</ref> Finalmente stabile e completamente controllabile, il 5 ottobre fu in grado di volare per 39 minuti coprendo altrettanti chilometri, a una velocità media di 60 chilometri orari e a una quota sufficiente per evitare alberi ed edifici.<ref name=asme/>
 
Il 7 novembre l'aereo venne smontato e riposto in alcune casse, dove rimase fino al [[1908]].<ref name=wb_III/>
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Nel corso di un viaggio d'affari a [[Boston]], nell'aprile 1912, Wilbur Wright cadde improvvisamente malato; al rientro a Dayton gli venne diagnosticata una [[febbre tifoide]]. Per tre settimane rimase tra la vita e la morte; qualche sporadica fase di miglioramento delle sue condizioni diede alla famiglia ragioni di speranza anche se, fin dall'inizio, i due medici che avevano seguito il suo caso avevano sostenuto che non sarebbe guarito. Wilbur morì la mattina del 30 maggio 1912, nella casa di famiglia dei Wright; aveva 45 anni.<ref>{{Cita news|titolo=Wilbur Wright Dies of Typhoid Fever. Ill More Than Three Weeks, the End Came at 3:15 o'clock Thursday Morning |pubblicazione=[[New York Times]] |data=30 maggio 1912}}</ref> Suo padre, Milton Wright, scrisse nel suo diario: «Una vita breve, ricca di conseguenze. Un'intelligenza costante, un carattere imperturbabile, una grande fiducia in se stesso e un'altrettanto grande modestia, visse e morì con la capacità di vedere chiaramente il giusto e di perseguirlo con determinazione».<ref>{{Cita|Crouch|p. 449}}.</ref>
 
Orville successe a Wilbur alla presidenza della Wright Company subito dopo la sua morte. Con la stessa mancanza di passione per il mondo degli affari che aveva caratterizzato il fratello, ma senza le sue capacità organizzative e dirigenziali, finì per vendere la compagnia nel 1915. Lui, Katharine e Milton traslocarono a [[Hawthorn Hill]], vicino a [[Oakwood (Contea di Montgomery, Ohio)|Oakwood]], in Ohio, in una grande villa che era stata completata nel [[1914]] su piani disegnati personalmente da Wilbur e Orville.<ref>{{Cita web |url=http://tps.cr.nps.gov/nhl/detail.cfm?ResourceId=1474&ResourceType=Building |titolo=Hawthorn Hill (Orville Wright Mansion) |sito=National Historic Landmarks Program (NHL) |lingua=en |accesso=14 ottobre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080621015443/http://tps.cr.nps.gov/nhl/detail.cfm?ResourceId=1474&ResourceType=Building |dataarchivio=21 giugno 2008 }}</ref><ref name=orville>{{Cita web|url=http://inventors.about.com/od/wstartinventors/p/Orville_Wright.htm |titolo=Biography of Orville Wright |sito=[http://inventors.about.com/ About.com – Inventors] |accesso=14 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref>
 
Milton Wright morì nel sonno nel [[1917]]. Nel [[1918]], a bordo di un Model B del 1911, Orville compì il suo ultimo volo come pilota. Ritiratosi dagli affari divenne una personalità anziana e autorevole nel mondo dell'aviazione, collaborando con diversi enti e comitati aeronautici come la [[NACA]], il National Advisory Committe for Aeronautics che nel [[1958]] si sarebbe trasformato nella [[NASA]].<ref name=orville/><ref name=orvnasa>{{Cita web|url=http://wright.nasa.gov/orville.htm |titolo=Biography of Orville Wright |sito=[http://www.nasa.gov/ NASA.gov] |lingua=en |accesso=14 ottobre 2011}}</ref> Nel [[1926]] Katharine si sposò con il giornalista di [[Kansas City (Missouri)|Kansas City]] Henry Haskell, un suo ex compagno di studi all'[[Oberlin College]]; questo matrimonio non piacque a Orville, che non partecipò alla cerimonia e non parlò più con la sorella fino a quando, poco prima della sua morte per [[polmonite]] nel [[1929]], Lorin lo convinse ad incontrarla.<ref>{{Cita web|url=http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=31769874 |titolo=Katharine "Kate" Wright Haskell (1874-1929) |sito=[http://www.findagrave.com/index.html Find a Grave] |accesso=14 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref>
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Il 19 aprile [[1944]] il secondo [[Lockheed L-049 Constellation]] di serie, pilotato dal magnate [[Howard Hughes]] e dal presidente della [[Trans World Airlines|TWA]] [[Jack Frye]], volò da [[Burbank (contea di Los Angeles)|Burbank]], [[California]], a [[Washington]], in 6 ore e 67 minuti (coprendo 3&nbsp;700 chilometri a una media di 530 chilometri orari). Durante il viaggio di ritorno l'aereo fece scalo al campo d'aviazione di [[Wright Field]] per far compiere a Orville il suo ultimo volo in aeroplano. Forse, per un po', egli resse anche i comandi. Commentò che l'apertura alare del Constellation era più lunga della distanza coperta dal suo primo volo del 1903.<ref>Bill Yenne, ''Lockheed'', Greenwich (Connecticut), Bison Books, 1987, p. 44-46. ISBN 0-690-00103-7.</ref>
 
Forse, l'ultimo importante successo della vita di Orville fu la supervisione del recupero e del restauro del Flyer III del 1905, un velivolo di importanza storica pari a quella del Flyer I del 1903.<ref name=asme/><ref>{{Cita web |url=http://crm.cr.nps.gov/archive/23-02/23-02-6.pdf |titolo=Restoration, Preservation, and Conservation of the 1905 Wright Flyer III |autore=Jeanne Palermo |editore=[http://crm.cr.nps.gov/ Cultural Resource Management] |accesso=14 ottobre 2011 |data=2000 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110726153953/http://crm.cr.nps.gov/archive/23-02/23-02-6.pdf |dataarchivio=26 luglio 2011 }}</ref>
 
Orville morì al Miami Valley Hospital di Dayton il 30 gennaio [[1948]], in seguito al suo secondo [[attacco di cuore]], all'età di 76 anni.<ref name=orvnasa/><ref>{{Cita news|titolo=Orville Wright, 76, is Dead in Dayton; Co-Inventor With His Brother, Wilbur, of the Airplane Was Pilot in First Flight |pubblicazione=[[The New York Times]] |data=31 gennaio 1948}}</ref> Wilbur e Orville sono entrambi sepolti nella tomba di famiglia al cimitero di Woodland, a Dayton, in Ohio.<ref>{{Cita web|url=http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=1131 |titolo=Wilbur Wright (1867-1912) |sito=[http://www.findagrave.com/index.html Find a Grave] |accesso=14 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=1130 |titolo=Orville Wright (1871-1948) |sito=[http://www.findagrave.com/index.html Find a Grave] |accesso=14 ottobre 2011 |lingua=en}}</ref>
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* {{cita web|url=http://www.wrightflyer.org/|titolo=AIAA Wright Flyer Project – Honoring the Wright Brothers by researching, building, and flying a modern representation of the 1903 Wright Flyer.|accesso=4 maggio 2011|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.wrightexperience.com/|titolo=The Wright Experience|accesso=4 maggio 2011|lingua=en}}
* {{cita web |url=http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/index_full.cfm <!--|titolo=1899 Wright Kite--> |titolo=The Wright Brothers & the Invention of the Aerial Age |editore=[[National Air and Space Museum|Smithsonian National Air and Space Museum]] |accesso=7 ottobre 2011 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080803223827/http://www.nasm.si.edu/wrightbrothers/index_full.cfm |dataarchivio=3 agosto 2008 }}
* {{cita web|url=http://invention.psychology.msstate.edu/inventors/i/Wrights/Wrights.html |lingua=en |data=18 settembre 1901 |accesso=8 ottobre 2011 |titolo=Wilbur and Orville Wright |sito=[http://invention.psychology.msstate.edu/ To Fly Is Everything – A Virtual Museum Covering the Invention of the Airplane]}}
* {{cita web|url=http://www.europafilmtreasures.eu/PY/322/see-the-film-wilbur_wright_and_his_flying_machine |titolo=Wilbur Wright und seine Flugmaschine – 1909 |sito=[http://www.europafilmtreasures.eu/ Euronpa Film Treasures] |data=Centocelle, Roma, 24 aprile 1909 |editore=Société Générale des Cinématographes Eclipse |lingua=en |accesso=15 ottobre 2011}}