Unni: differenze tra le versioni

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[[File:450 roman-hunnic-empire 1764x1116.jpg|thumb|upright=1.4|left|Massima espansione dell'impero unno (arancione chiaro), 451 circa]]
 
Gli Unni, originari dell'Asia centrale, arrivarono in [[Europa]] alla fine del IV secolo-inizi del V secolo, scacciati dalla Cina e dall'Asia Orientale grazie alle armi e alle strutture di difesa avanzate sviluppate dai Cinesicinesi, come nuovi usi per gli esplosivi, catapulte più precise e la balestra in bronzo e l'arco. La calata delle orde nomadi degli Unni sulle pianure dell'[[Ucraina]] e della [[Bielorussia]] avvenne tra il [[374]] ed il [[376]] sotto il Re [[Octar]] e si concretizzò come il classico "[[Effetto domino]]": vennero travolti dapprima [[Sarmati]], [[Alani]], [[Ostrogoti]], [[Sciri]], [[Rugi]] ([[Battaglia del fiume Erac]]) e, quindi, [[Visigoti]], [[Eruli]], [[Gepidi]], [[Burgundi]], [[Franchi]], [[suebi|Svevi]], [[Vandali]] ed [[Alemanni|Alamanni]], i quali tra il [[378]] ed il [[406]] si abbatterono in massa sull'[[Impero romano d'Occidente]], disintegrandolo nel giro d'una settantina d'anni e creando, al suo posto, i [[regni romano-barbarici]]. Nel frattempo un gruppo di Unni misto ad [[Avari]], a [[Turchi]] e a [[Bulgari]], staccatosi dall'orda principale, aveva messo a ferro e fuoco l'[[Impero Sasanide]] di [[Persia]], stanziandosi nelle regioni comprese tra il [[Lago Balqaš]] ed il [[Indo|Fiume Indo]], ed invadendo l'[[India]] stessa.
 
Nel 395 grandi concentrazioni di Unni erano ancora a nord del Mar Nero, da cui partirono in quello stesso anno incursioni che devastarono sia l'Impero romano d'Oriente che la Persia.<ref>Heather 2005, p. 252.</ref> [[San Girolamo]], che in quel momento risiedeva a Betlemme, scrisse terrorizzato: