Anarco-comunismo: differenze tra le versioni

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===L'Internazionale di Saint-Imier===
Il primo ad avanzare il termine ''comunismo anarchico'' è stato l'internazionalista francese [[François Dumartheray]], in un opuscolo pubblicato a Ginevra nel febbraio del 1876 con il titolo ''Aux travailleurs manuels partisans de l'action polique''<ref>http://www.worldcat.org/title/aux-travailleurs-manuels-partisants-de-laction-politique-aux-electeurs-de-la-haute-savoie/oclc/81512965&referer=brief_results</ref>, nel quale elaborava lo sviluppo delle idee comuniste da [[François-Noël Babeuf|Babeuf]] fino alla [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]], passando per {{chiarire|Icaria}} ed [[Etienne Cabet]].
 
La proposta di Dumartheray fu assunta dalla sezione italiana dell'[[Internazionale antiautoritaria]] nel Congresso di [[Berna]] svoltosi nell'ottobre del [[1876]] e con l'arrivo in [[Svizzera]] dell'esiliato russo [[Pëtr Alekseevič Kropotkin|Kropotkin]]. Il primo confronto con la corrente anarco-collettivista si produsse nel Congresso di [[Verviers]] dell'Internazionale antiautoritaria svoltosi nel settembre del [[1877]], nel quale si accordò, con la proposta di [[James Guillaume]], che ogni sezione della federazione decidesse quale delle due teorie adottare.