Fiesole: differenze tra le versioni

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In periodo di pace, Fiesole divenne un luogo prediletto per la creazione di ville suburbane fin dall'edificazione della [[villa Medici di Fiesole|villa Medici]], una delle prime in assoluto a sfruttare appieno le prerogative teorizzate da [[Leon Battista Alberti]] nel ''[[De re aedificatoria]]''. I [[Medici]] profusero notevoli ricchezze anche nella ricostruzione della [[Badia fiesolana]].
 
Dalla fine del Settecento Fiesole fu uno dei luoghi di soggiorno preferiti dagli stranieri in Italia, che acquistarono le ville già della nobiltà fiorentina, ristrutturandole e dotandole di meravigliosi giardini. Oltre a un innumerevole numero di stranieri di passaggio, la cittadina ospitò anche una nutrita comunità di cittadini nordeuropei e statunitensi. Tra questi vanno ricordati [[William Spence]], che visse proprio a villa Medici ospitandovi una nutrita colonia di [[preraffaelliti]] inglesi, il pittore [[Arnold Böcklin]], che morì alla [[villa Bellagio]], o [[John Temple Leader]], che ricreò il sogno di un medioevo romantico al [[castello di Vincigliata]]. Quel periodo, rievocato in film come ''[[Camera con vista (film)|Camera con vista]]'' o ''[[Un te con Mussolini]]'', si interruppe bruscamente alla vigilia della [[Seconda Guerra Mondiale]], con l'ostilità del regime fascista verso le nazionalità inglese e statunitense.
 
Durante la seconda guerra mondiale nell'agosto del 1944, fu teatro dell'episodio dei cosiddetti [[Martiri di Fiesole]]<ref>{{cita libro | autore= Hanna Kiel | titolo=La battaglia della collina |città=Firenze | editore=Medicea | anno=1986 | }}</ref>. Alla fine del mese prese corpo l'iniziativa dei partigiani della [[Brigata partigiana|Brigata Buozzi]] che riuscirono a entrare, il 1 settembre, nel centro abitato<ref>{{Cita web|url=http://www.cittadiniperfiesole.it/associazione/punto/item/337-1-settembre-1944-la-liberazione-di-fiesole|titolo=1° settembre 1944, la liberazione di Fiesole|cognome=Luchi|nome=Renzo|sito=Cittadiniperfiesole.it|accesso=30 settembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://toscano27.wordpress.com/tag/fiesole/|titolo=Armi fra i colli|cognome=Verga|nome=Egidio|sito=Resistenza.}}</ref>. In quei giorni i tedeschi minarono anche le cantine del Seminario che tuttavia, con la loro struttira a volta, ammortizzarono l'esplosione<ref>Nel diario di Monsignor Rodolfo Berti, parroco della Cattedrale, al giorno 31 agosto 1944 è annotato: