International Recording: differenze tra le versioni

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Nel 1968 l'International Recording acquisisce la [[NIS Film]], altro importante stabilimento romano. Dotato di due sale, entrambe con proiettori [[70 millimetri|70mm]], possiede lo schermo cinematografico più grande della capitale. Per questo motivo la sala 1 verrà utilizzata spesso dai grandi registi italiani, in particolare [[Sergio Leone]] e [[Luchino Visconti]].
 
Le sale di via Urbana vedono quindi nella NIS un importante punto di appoggio, che sarà utilizzato a pieno ritmo per oltre 20 anni. La [[NIS Film]] sarà infatti ceduta, in funzione dell'ampliamento della struttura originale di via Urbana, nel 1990 per poi essere definitivamente chiusa e smantellata.<ref name="meandri">{{Cita libro|autore = Ilario Meandri|titolo = International Recording (1959-1969) - Indagine sulle memorie orali|anno = 2013 |editore = Edizioni Kaplan |città = Torino|p = |pp = 117 |ISBN = 978-88-89908-82-2 }}</ref>
 
== Vendita alla Techicolor e chiusura ==
Nel 2004 la International Recording è stata acquisita dal [[Technicolor (azienda)|gruppo Thomson-Technicolor]], già presente a Roma dal 1957, con gli stabilimenti in [[via Tiburtina]] della ''[[Technicolor]] italiana''; l'acquisizione avviene all'interno di un progetto della casa madre volto ad espandere le tipologie delle proprie attività in Europa attraverso la "Technicolor Creative Services"<ref>{{Cita web|url = http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/55/59472/marchio-technicolor-per-international-recording.aspx|titolo = Marchio Technicolor per International Recording|accesso = 9 febbraio 2016-02-09|sito = news.cinecitta.com}}</ref>. La IR diviene così Technicolor Sound Services<ref>{{Cita pubblicazione|autore = |titolo = L'offerta dell`industria tecnica cine audiovisiva a Roma ed in Italia|rivista = |volume = |numero = |url = https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/SR_Cap2_2.pdf}}</ref>.
 
Il 25 novembre 2013 l'assemblea straordinaria di [[Technicolor (azienda)|Technicolor]] delibera la messa in liquidazione della società<ref>{{Cita web|url = http://www.ilgiornale.it/news/interni/i-tagli-dissolvenza-technicolor-romana-verso-chiusura-974085.html|titolo = Dopo i tagli, la dissolvenza: la Technicolor romana verso la chiusura|accesso = 9 febbraio 2016-02-09|sito = ilGiornale.it}}</ref>, decidendo così di eliminare ogni attività all'interno del mercato italiano.
 
Presso questo stabilimento sono stati realizzati migliaia di [[film]] e [[Serie televisiva|serie televisive]], e colonne sonore, al punto che la IR poteva essere considerato uno stabilimento di produzione registrazione completo, oltre che una sala doppiaggio. Fra i molti:
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Anche [[Federico Fellini]] e [[Nino Rota]] lavoravano spesso nella sala grande dello stabilimento.
 
Il 24 luglio 1976 [[Stanley Kubrick]] scrisse una lettera a [[Mario Maldesi]], direttore del doppiaggio, per complimentarsi rispetto alla post-sincronizzazione delle voci nell'edizione italiana di ''[[Barry Lyndon]]''<ref>{{Cita web|autore = Archivio Kubrick|url = http://www.archiviokubrick.it/parole/lettere/1976maldesibl.html|titolo = Lettera a Mario Maldesi su Barry Lyndon|accesso = 10 luglio 2015|editore = |data = }}</ref>. Maldesi, che a differenza della maggior parte dei direttori del doppiaggio eseguiva personalmente la sincronizzazione dei dialoghi registrati, lavorò all'International Recording. Altri film di Kubrick realizzati da Maldesi all'International Recording sono ''[[Shining (film)|Shining]]''<ref>{{Cita web|autore = Antonio Genna|url = http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/shining.htm|titolo = Shining|accesso = 10 luglio 2015|editore = |data = }}</ref> e ''[[Eyes Wide Shut]]''<ref>{{Cita web|autore = Antonio Genna|url = http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/eyeswideshut.htm|titolo = Eyes wide shut|accesso = 10 luglio 2015|editore = |data = }}</ref>.[[File:Ingresso della ex-NIS Film a Roma.jpg|thumb|Ingresso della ex-NIS Film a Roma]]
 
== Caratteristiche dello stabilimento ==
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Le sale mix, particolare espressione dell'eccellenza dello stabilimento, erano configurate con processori [[Dolby Laboratories|Dolby]], [[Digital Theater System|DTS]] e [[Sony Dynamic Digital Sound|SDDS]], [[Amplificatore acustico|amplificatori]] Crown e [[Diffusore acustico|diffusori]] JBL per un controllo in 6.1 canali [[audio multicanale|surround]]. Le console di missaggio erano 3 AMS Neve DFC e 3 Digidesign Icon. Il software in uso era [[Pro Tools]], ed ogni sala era dotata di due [[Digital audio workstation|DAW]], una utilizzata per le operazioni di missaggio, l'altra per le operazioni di registrazione su file del lavoro completato.
 
L'ex International Recording fu tra i primi stabilimenti italiani ad introdurre l'interscambio dei files per le lavorazioni audiovisive attraverso un sistema in [[fibra ottica]] con le altre sedi Technicolor nel mondo. Il sistema tutt'oggi esistente chiamato TPN ("Technicolor Production Network").<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.backstagenews.it/2011/06/11/giovanni-pallotto|titolo = Il suono di Technicolor - Giovanni Pallotto|accesso = 23 agosto 2015|editore = |data = 11 giugno 2011}}</ref>
 
== La chiusura ==
Dopo la chiusura dello stabilimento avvenuta il 31 dicembre 2013<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.enciclopediadeldoppiaggio.it/index.php?title=International_Recording_s.r.l.|titolo = Scheda sull'International Recording|accesso = 07-07-7 luglio 2015|editore = EnciclopediadelDoppiaggio.it |data = }}</ref> (l'ultimo film realizzato alla Technicolor Sound Services è ''[[Lo Hobbit - La desolazione di Smaug]]'' (2013)<ref>{{Cita web|autore = Antonio Genna |url = http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film1/lohobbit2.htm|titolo = Scheda "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug"|accesso = 08-07-8 luglio 2015 |editore =AntonioGenna.net |data = }}</ref>, sonorizzato in [[Dolby Atmos]]) la struttura è dismessa ed è rimasta chiusa per un anno e mezzo. Nel marzo 2015, allo scadere del contratto di affitto dei locali, le attrezzature tecniche sono state smontate, asportate ed acquisite dalla Augustus Color<ref>{{Cita web|autore = |url = http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/non-chiudete-la-sala-mix-da-fellini-ai-pink-floyd-qui-passo-la-storia/196670/195686|titolo = Da Fellini ai Pink Floyd, qui passò la storia|accesso = 08-07-8 luglio 2015 |editore = Repubblica.it |data = }}</ref>. Dopo la notizia dell'imminente estensione del parcheggio adiacente nella storica sala mix 1<ref>{{Cita web|nome = Maria Teresa|cognome = Gasbarrone|url = http://www.paginatre.it/online/da-tempio-del-cinema-a-parcheggio-lappello-per-salvare-la-sala-mix-uno/|titolo = Da tempio del cinema a parcheggio. L’appello per salvare la Sala Mix Uno.|accesso = 9 febbraio 2016-02-09|sito = Pagina Tre}}</ref> diversi esponenti del cinema italiano, tra i quali i registi [[Pupi Avati]] e [[Ferzan Özpetek]] e i produttori [[Riccardo Tozzi (imprenditore)|Riccardo Tozzi]], [[Angelo Barbagallo]], [[Nicola Giuliano]] e [[Domenico Procacci]] hanno pubblicato un appello contro questo avvenimento<ref>{{Cita web|autore = Benedetta Perilli |url = http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/03/30/news/cinema_da_ozpetek_ad_avati_appello_per_salvare_la_sala_mix_uno-110844972/|titolo = Cinema, da Ozpetek ad Avati appello per salvare la Sala Mix Uno|accesso = 08-07-8 luglio 2015|editore = Repubblica.it |data = }}</ref>, affinché di tutto l'immobile, pronto per essere trasformato a spazi di altra destinazione, almeno la sala mix possa essere risparmiata e utilizzata in linea con il proprio passato.
 
== Note ==