Psicofarmaco: differenze tra le versioni

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== Caratteri generali ==
Le cause biologiche dei disturbi psichiatrici e dell'umore non sono state del tutto comprese ma si ritiene risiedano in alterazioni della struttura cellulare e della chimica dei neuroni (ad esempio nella quantità di messaggeri secondari, quantità di recettori), della connettività, attività e struttura delle aree cerebrali, della qualità e caratteristiche della trasmissione dell'impulso nervoso mediato anche dall'azione dei [[Neurotrasmettitore|neurotrasmettitori]], il livello di espressione genica<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Elizabeth A.|cognome=Thomas|data=2017|titolo=Histone Posttranslational Modifications in Schizophrenia|rivista=Advances in Experimental Medicine and Biology|volume=978|pp=237–254|accesso=4 giugno 2017|doi=10.1007/978-3-319-53889-1_13|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28523550}}</ref>. Alterazioni di queste funzionalità possono essere dovute sia a fattori genetici, farmacologici, ambientali, patologicicomportamentali ma anche comportamentalipatologiche sia a livello centrale che periferico (come mostra ad esempio la connessione tra salute della flora intestinale, fattori ormonali, immunitari e sistema nervoso centrale).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=G. B.|cognome=Rogers|data=June 2016|titolo=From gut dysbiosis to altered brain function and mental illness: mechanisms and pathways|rivista=Molecular Psychiatry|volume=21|numero=6|pp=738–748|lingua=en|accesso=4 giugno 2017|doi=10.1038/mp.2016.50|url=http://www.nature.com/mp/journal/v21/n6/full/mp201650a.html|nome2=D. J.|cognome2=Keating|nome3=R. L.|cognome3=Young}}</ref> Probabilmente i disturbi psichiatrici hanno causa multifattoriale, in cui cioè diverse cause contribuiscono a determinare un quadro patologico dalla sintomatologia caratteristica.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jason|cognome=Dean|data=June 2017|titolo=The neurobiology of depression: An integrated view|rivista=Asian Journal of Psychiatry|volume=27|pp=101–111|accesso=4 giugno 2017|doi=10.1016/j.ajp.2017.01.025|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28558878|nome2=Matcheri|cognome2=Keshavan}}</ref>
 
I vari psicofarmaci hanno un meccanismo d'azione molto eterogeneo accomunato dal fatto di agire a livello del sistema nervoso centrale dove interagendo con dei target quali, ad esempio, recettori cellulari, enzimi, proteine trasportatrici, canali ionici (generalmente bloccandone l'attività o raramente inducendola) modulano le caratteristiche della trasmissione dell'impulso nervoso, generando nel breve termine delle modificazioni nella chimica e nel funzionamento dei neuroni e nel lungo termine degli adattamenti del funzionamento delle cellule e delle aree cerebrali (come la modulazione dell'espressione dei geni, l'inibizione o l'attivazione di particolari pathway metaboliche, modificazioni della struttura e dell'attività di alcune aree cerebrali) che sono alla base degli effetti terapeutici ma anche di quelli collaterali.