Calloneghe: differenze tra le versioni

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In realtà esistette un obbligo di tributo nei confronti della vicina Rocca di Pietore che garantiva loro protezione militare. Quando il castello venne distrutto, la tassa venne riscossa dal Capitano di Belluno.
 
Nel [[1567]] i coloni si rivolsero proprio a quest'ultimo in quanto i Canonici avevano deciso di "sfrattarli" dalle loro terre. Probabilmente le proprietà non rendevano più come un tempo e il Capitolo aveva deciso di venderle all'[[incanto]]. La controversia fu risolta l'anno successivo concedendo ai coloni stessi di riscattare le loro terre. In questo modo, tuttavia, le Calloneghe perdevano il loro particolare status amministrativo, divenendo una delle tante ''[[comune rurale|regole]]'' che componevano il Capitanato di [[Agordo]].
 
Nel [[1771]] si verificò la disastrosa frana che, ostruendo il corso del Cordevole, portò alla graduale formazione del [[lago di Alleghe]]. Il villaggio di Riete venne distrutto, mentre Peron e Costa dovettero essere abbandonati nei mesi successivi per l'innalzarsi del livello delle acque. Questo evento fu anche alla base, nel [[1774]], dell'erezione della parrocchia (con sede a Sdernade, oggi Santa Maria delle Grazie), in quanto si complicarono i collegamenti con la chiesa di [[Alleghe]]<ref name=alleghe>{{cita web|url=http://www.alleghelago.eu/wordpress/5-il-territorio-delle-calloneghe/|titolo=5. Il territorio delle Calloneghe|accesso=25 giugno 2015|editore=Comune di Alleghe}}</ref><ref name=drau/>.
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: Vi sorge l'omonima chiesa, derivante da un [[ex-voto]] fatto dai capifamiglia di Calloneghe nel [[1645]], in seguito a una grave calamità (di cui non si sa nulla di preciso). Solo nel [[1693]], tuttavia, tale Simone Rossi si preoccupò della costruzione di un sacello in cui collocò un'immagine della Vergine portata da un pellegrinaggio che aveva effettuato presso il Santuario di Innsbruck. Nel [[1701]] se ne iniziò l'ampliamento, che vide anche la costruzione della [[sagrestia]] e l'acquisto di arredi sacri. Dal [[1722]] ebbe tutto il necessario per lo svolgimento delle funzioni sacre e nel [[1747]] fu dotata di un altare intitolato a [[san Giovanni Nepomuceno]], invocato contro le calamità legate alla forza delle acque. Alluvioni e frane furono sempre molto frequenti a Calloneghe; una delle più gravi e recenti si verificò nel [[1966]], provocando danni alla chiesa e all'intero abitato.
: Nel [[secondo dopoguerra]] l'angusto edificio fu affiancato da uno più grande, consacrato nel [[1964]]. In questo nuovo luogo di culto sono state trasferite varie opere d'arte provenienti dalla vecchia chiesa; tra queste, l'immagine della Madonna delle Grazie donata da Simone Rossi, due tele settecentesche (i ''Santi Giovanni Nepomuceno, Valentino e Nicolò'' e la ''Madonna delle Grazie con sant'Antonio, san Francesco e Simone Rossi'') e un olio su tela (''San Giuseppe e Gesù Bambino''). si trovano inoltre lavori più recenti di [[Augusto Murer]] (tra cui il fregio della facciata), [[Franco Fiabane]] ([[rosone]]) e [[Toni Benetton]]. Nella vecchia chiesa si conservano ancora nella vecchia chiesa un battistero ligneo del 1772, due lampade d'argento ottocentesche e un lampadario in cristallo di [[Murano]]<ref name=drau>{{cita web|autore=Letizia Lonzi, [[Lionello Puppi]]|url=http://www.draupiave.eu/Engine/RAServeFile.php/f/schede_manufatti/22.pdf|titolo=Scheda 22 - Chiesa di Santa Maria delle Grazie|accesso=25 giugno 2015|editore=Progetto Drau Piave}}</ref>.
: Sempre nella piazzetta della chiesa sorge un edificio costruito nel [[1772]] dai sopravvissuti della frana del Piz. Su una [[lunetta]] della facciata si trova una scultura lignea che rappresenta la ''[[Deposizione]]''<ref name=drau/>.
; Bramezza (''Bremeza''): Si trova a monte di Santa Maria delle Grazie e, con i suoi 1752 m s.l.m., è il villaggio più elevato della frazione. ''Premezze di Sant'Anselmo'' era il toponimo con cui in origine si indicava l'odierno monte Bramezza; era così chiamato in riferimento alle primizie che i coloni delle Calloneghe erano tenuti a conferire ai Canonici<ref name=alleghe/>. Oggi è disabitata.
; Caracoi Agoin (''Caracogn Agoin''): A monte di Santa Maria delle Grazie, verso nordovest. Conta 64 residenti<ref>[http://datiopen.istat.it/odi/page/censimento/indicatori/popolazione/localita/P1_2504420101 Fonte: ISTAT]</ref>.