Loggia dei Tessitori: differenze tra le versioni

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Si tratta di una loggia a cinque arcate, alla maniera del [[Simone del Pollaiolo|Cronaca]] o di [[Giuliano da Sangallo]] (per quanto Augusto Garneri la riconduca a [[Bernardo Buontalenti]]), databile a circa il 1503-1504 ed eretta sul luogo di tre più antiche case, di cui due demolite e la terza riadattata.
 
Fu voluta dalla compagnia dei Tessitori di Drappi (della quale resta memoria anche nella toponomastica della vicina [[via degli Arazzieri]]) come porzione di un antico ospizio di una confraternita della stessa compagnia detta della Santa Croce. Dal 1538 fu in possesso dei [[Medici]] e più tardi unita al [[Casino di San Marco]]. Nel 1610 fu costruita la parte mediana (Limburger), finaziatafinanziata da [[Antonio de' Medici]] (che abitava nell'adiacente Casino mediceo), come riporta l'iscrizione sul portale. Successivamente, seguendo le sorti del Casino, fu annessa alla Caserma delle Reali Guardie del Corpo e quindi alla Dogana.
 
Ai primi del Novecento i locali adiacenti risultavano occupati da vari Uffici del Genio Civile e la loggia tamponata, fino a che, nel 1902, lo stesso Genio Civile presentò un progetto per il restauro del complesso e la riapertura dello spazio (si veda la notizia sulle pagine dei "Arte e Storia"). Ai tempi di Garneri vi erano dislocati vari uffici governativi e municipali.