Kobayakawa Hideaki: differenze tra le versioni

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troppi zeri sul numero di soldati
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Alla morte di Hideyoshi nel [[1598]], le simpatie di Hideaki erano per [[Tokugawa Ieyasu]], tuttavia la sua parentela con il defunto Taiko lo obbligava a schierarsi dalla parte dell'erede, per cui tuttavia si batteva l'odiato Ishida. Tuttavia, Hideaki continuò, per tutta l'estate del [[1600]], a intrattenere rapporti con Ieyasu. La lealtà di Kobayakawa era messa in dubbio da entrambe le parti, ma il suo intervento all'assedio di [[Fushimi (castello)|Fushimi]] convinse Ishida di essersi guadagnato la fedeltà dell'antico rivale. Così non era, infatti alla [[battaglia di Sekigahara]] Hideaki passò ore inattivo sulla cima della collina su cui era accampato, incerto sul da farsi e riluttante ad obbedire agli ordini di Ishida. Alla fine, verso mezzogiono, quando i suoi alleati avevano quasi la vittoria in pugno, Hideaki tradì il suo schieramento, servendo così la vittoria a Ieyasu su un piatto d'argento.
 
Volendo vendicarsi di tutte le offese subite, Hideaki attaccò la base di Ishida al castello di [[Sawayama (castello)|Sawayama]], difeso dal padre e dal fratello del rivale. La vittoria fu semplice, dato che Hideaki disponeva di 1.2000200 uomini contro solo 200 assediati.
 
Dopo la campagna, Ieyasu lo ricompensò con 500.000 [[koku]] in feudi nel [[Bizen (provincia)|Bizen]] e nel [[Mimasaka (provincia)|Mimasaka]], ma non gli accordò mai una totale fiducia. Nonostante fosse stato la chiave per la vittoria del futuro [[shogun]], Hideaki restava pur sempre un traditore. I rimorsi e i sensi di colpa lo portarono presto alla follia e Hideaki morì a soli vent'anni nel [[1602]], estinguendo per sempre la stirpe dei Kobayakawa.