Amor cortese: differenze tra le versioni

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[[File:Leighton-God Speed!.jpg|thumb|''Buona fortuna!'' di [[Edmund Blair Leighton]], 1900: una rappresentazione del tardo vittoriano di una dama che concede il suo "favore" a un cavaliere in assetto di battaglia]]L''''amor cortese''' è un termine creato dal critico francese [[Gaston Paris]] nel [[1883]] per indicare la concezione filosofica, letteraria e sentimentale del concetto dell'[[amore]], all'epoca del ''[[poesia trobadorica|trobar]]'' dei [[trovatore|poeti]] nelle [[corte (seguito)|corti]] [[provenza]]li, e si basa sul concetto che solo chi ama possiede un cuore nobile.
 
== Generalità ==
bubbone
Il concetto di ''amor cortese'' appare per la prima volta nel corso del [[XII secolo]] nella poesia dei lirici provenzali che scrivono in [[lingua d'oc]], tuttavia avrà fortuna anche nella letteratura del nord della [[Francia]] e sopravviverà nel tempo tramite il "dolce stil novo" [[dante]]sco.
 
L'''amor cortese'' del ''trobador'' è un sentimento capace di nobilitare e affinare l'uomo.<br />
Nasce come un'esperienza ambivalente fondata sulla compresenza di [[desiderio (filosofia)|desiderio]] [[erotismo|erotico]] e tensione spirituale. Tale "ambivalenza" è detta ''mezura'', cioè la "misura", la giusta distanza tra [[sofferenza]] e [[piacere]], tra angoscia ed esaltazione.
 
Per questa ragione, anche, esso non può realizzarsi dentro il [[matrimonio]], e l'amor cortese è quindi [[adulterio|adultero]] per definizione. Esso è desiderio fisico. Si instaura fra la dama e l'amante un rapporto d'amore esclusivo, così come il poeta deve rivolgersi ad una sola dama, essa deve accettare al suo servizio non più di un amante. Nel caso in cui una delle due parti trasgredisse, allora il rapporto potrebbe cessare.
 
Per l'amante il marito non è assolutamente un pericolo, mentre per questi un pericolo si rivela quella cerchia di uomini che si trovano nella sua stessa posizione di "amante cortese", poiché essi tenteranno in ogni modo di infangarlo.
 
Gli elementi caratterizzanti l'amor cortese sono:
*''Il culto della donna'', vista dall'amante come un essere sublime, irraggiungibile. In certi casi anche divino.
*''L'inferiorità dell'uomo'' rispetto alla donna amata, l'amante si sottomette completamente e obbedisce alle volontà della donna. Tale rapporto fra i due sessi è definito "servizio d'amore". L'amante presenta il suo omaggio alla donna e resta in umile adorazione di fronte a lei. Si tratta di un "amore-vassallaggio" in cui il rapporto tra l'uomo e la donna è simile a quello intercorrente tra il [[vassallo]] e il suo signore.
*''L'amore inappagato'', cioè l'amante non chiede nulla in cambio dei suoi servigi. Non si tratta però di amore spirituale, platonico, anzi si presenta con note sensuali.
*''La gioia'', o meglio una forma di ebbrezza ed esaltazione, di pienezza vitale, formata dall'amore impossibile, che però genera insieme anche sofferenza, tormento.
*''L'amore adultero'', che si svolge al di fuori del vincolo coniugale: addirittura, si teorizza che nel matrimonio non possa esistere veramente "amor fino". Il matrimonio, infatti, spesso era un contratto stipulato per ragioni dinastiche o economiche. Il carattere adultero dell'amore esige il segreto, che tuteli l'onore della donna: per questo il suo nome non viene mai pronunciato dai poeti.
*''Il conflitto tra amore e religione'', scaturito dal culto per la donna divinizzata con il culto per Dio; inoltre la Chiesa condanna notoriamente il peccato dell'adulterio.
 
==Origini del termine==