Augusto Del Noce: differenze tra le versioni

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Un conto è argomentare o sostenere, altro conto riuscire nell'impresa (= dimostrare).
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Studioso del [[razionalismo]] [[Cartesio|cartesiano]] e del pensiero moderno ([[Hegel]], [[Karl Marx|Marx]]), analizzò le radici filosofiche e [[teologia|teologiche]] della crisi della modernità, ricostruendo con cura le contraddizioni interne dell'[[immanenza|immanentismo]].
 
DimostròArgomentò l'incompatibilità tra [[marxismo]], [[umanesimo]], ed altri sistemi di pensiero che propugnavano la liberazione secolare dell'uomo e la dottrina cristiana (affermò: "solo il Redentore può emancipare"). Sostenne tenacemente, per tali motivi, l'impossibilità del dialogo tra cattolici e comunisti e previde il "suicidio della rivoluzione" (1978). Fiero antifascista e studioso del [[fascismo]], dimostròsostenne comeche tale ideologia fosse peraltro in continuità con il [[comunismo]] e fosse anch'esso un momento della [[secolarizzazione]] della modernità. MostròSostenne, inoltre, il'esistenza di molti punti di contatto tra il [[fascismo]] e il pensiero dei ''[[Sessantotto|sessantottini]]''.
 
[[Filosofia della politica|Filosofo della politica]], preconizzò la crisi del [[socialismo reale]], mentre esso viveva la sua massima espansione a livello mondiale. Argomentò che tale sistema, da una parte applicava coerentemente la filosofia di Marx, ma dall'altra negava le premesse del marxismo: ciò in quanto - mostrava Del Noce - lo stesso sistema di Marx si basava sulla contraddizione tra [[dialettica]] e [[materialismo storico]]. Ribadiva infine la necessità dei valori di verità e di [[morale|moralità]].