Corpo d'armata motocorazzato: differenze tra le versioni

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Il C.A.M. fu costituito il 25 luglio del [[1943]], giorno in cui cadde il [[regime fascista|governo fascista]] e [[Benito Mussolini]] fu arrestato su ordine di [[Vittorio Emanuele III]]. Ad esso fu affidato nel settembre del 1943 il compito di proteggere [[Roma]] (sede della [[Vittorio Emanuele III|Corona]] e del [[Regno d'Italia|Governo italiano]]) da eventuali attacchi di forze nemiche. Il comando fu attribuito al [[generale di corpo d'armata]] [[Giacomo Carboni]].
 
=== ImpiegoStruttura operativoorganica ===
Il Corpo d'armata motocorazzato venne dislocato su un'ampia area ellittica centrata su Roma, con il compito di controllarne ogni via d'accesso. La divisione "Ariete" venne schierata nord-ovest, fra [[Manziana]], [[Bracciano]] e [[Villa Olgiata]]; la Divisione "Piave" fa fronte a nord-est, fra la via Cassia e la via Tiburtina; la divisione "Centauro" (alla data dell'8 settembre ancora in via di trasformazione organica) fa fronte a est fra la via Tibutina e la via Collatina; la Divisione "Granatieri di Sardegna" e il Reggimento Esplorante Corazzato della Divisione "Ariete", fanno fronte a sud, su un ampio semicerchio fra la via Collatina e la via Boccea. con il previsto afflusso delle Divisioni "Re" e "Lupi di Toscana", la Divisione "Ariete" e la Divisione "Piave" sarebbero invece destinate a funzioni di manovra.
Durante i giorni che seguirono all'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre [[1943]] il C.A.M. sostenne duri scontri nel corso della tentata [[mancata difesa di Roma|difesa di Roma]] contro le avanzanti forze armate tedesche, proteggendo la [[Fuga di Vittorio Emanuele III|fuga della corte del Re con il suo stato maggiore]], fino alla dichiarazione di resa concordata il 10 settembre mentre i combattimenti erano in pieno corso. Essa fu stipulata sotto il comando del [[generale di brigata]] [[Giorgio Carlo Calvi di Bergolo]], comandante della "Centauro II", marito della primogenita del Re, subentrato ''ad interim'' a Carboni nella convulsa e confusa fase finale della battaglia.
 
=== Lo scioglimento ===
La resa provocò la dissoluzione del C.A.M. e la consegna degli armamenti ai tedeschi: solo la [[Divisione (unità militare)|Divisione]] [[10ª Divisione fanteria "Piave"|"Piave"]] rimase in servizio, con compiti di ordine pubblico nella città di Roma, avendo Calvi assunto il comando della "[[città aperta]]" sulla base dell'accordo di resa. Il 23 settembre, in coincidenza con la proclamazione della [[Repubblica Sociale Italiana]], i tedeschi circondarono e disarmarono anche la [[10ª Divisione fanteria "Piave"|"Piave"]], prendendo totalmente il controllo della città fino alla sua [[liberazione di Roma]] avvenuta il 4 giugno [[1944]] per intervento delle [[Alleati della seconda guerra mondiale|truppe alleate]].
 
== Composizione ==
Le divisioni assegnate al C.A.M. furono:
 
*[[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"]]
*[[10ª Divisione fanteria "Piave"|10ª Divisione di fanteria motorizzata "Piave"]]
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**83ª Compagnia genio telegrafisti e radiotelegrafisti
**Servizi di Corpo d'armata
 
=== Impiego operativo ===
Il Corpo d'armata motocorazzato venne dislocato su un'ampia area ellittica centrata su Roma, con il compito di controllarne ogni via d'accesso. La divisione[[135ª Divisione corazzata "Ariete II"|Divisione "Ariete"]] venne schierata a nord-ovest, fra [[Manziana]], [[Bracciano]] e [[Villa Olgiata]]; la [[10ª Divisione fanteria "Piave"|Divisione fa fronte"Piave"]] a nord-est, fra la [[via Cassia]] e la [[via Tiburtina]]; la divisione[[136ª Divisione corazzata "Centauro II"|Divisione "Centauro"]], che (alla data dell'8 settembre ancora in via di trasformazione organica), fa fronteschierata a est fra la [[via Tibutina]] e la [[via Collatina]]; la [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"|Divisione "Granatieri di Sardegna"]] e il Reggimento Esplorante Corazzato della Divisione "Ariete", fanno fronteschierati a sud, su un ampio semicerchio fra la via Collatina e la [[Boccea|via Boccea]]. conCon il previsto afflusso delle [[Divisione (unità militare)|Divisioni]] [[13ª Divisione fanteria "Re"|"Re"]] e [[7ª Divisione fanteria "Lupi di Toscana"|"Lupi di Toscana"]], la Divisione "Ariete" e la Divisione "Piave" sarebbero state invece destinate a funzioni di manovra.
 
La sera dell'8 settembre appena i [[Wehrmacht|tedeschi]] appresero della [[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|proclamazione dell'armistizio]] iniziarono l'attacco alle difese della città, ma erano pochi i reparti delle Grandi Unità di previsto afflusso ad essere presenti. Nel settore sud, dove la difesa era imperniata su una linea di capisaldi eccessivamente intervallati fra di loro, i tedeschi riescirono a penetrare sfruttandone gli spazi vuoti, ma furono costretti a desistere temporaneamente dall'azione per la tenace resistenza incontrata nella zona dell'[[EUR]], a [[ponte della Magliana]] e alle [[Tre Fontane]]. La battaglia riprese rabbiosa la mattina del 9 settembre, ma nel pomeriggio, con la maggior parte dell'artiglieria ridotta al silenzio, i difensori furono costretti ad abbandonare alcuni punti nevralgici, fra cui il Ponte della Magliana, e ripiegare; la sera la lotta si spostò a [[Porta San Paolo]] e, attraverso la reazione di reparti isolati, anche in alcuni quartieri all'interno della città.
 
Nel settore nord, il 9 settembre la Divisione "Piave" venne attaccata nella zona dei Due Ponti; la lotta divampò pure a Ponte del Grillo e presso [[Monterotondo]]. Sulla via Cassia reparti della Divisione "Ariete" bloccarono una colonna tedesca che avanzava verso Roma. I combattimenti continuano ininterrotti fino alla mattina del 10 settembre
 
Durante i giorni che seguirono alll'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre [[1943]] il C.A.M. sostenne duri scontri nel corso della tentata [[mancata difesa di Roma|difesa di Roma]] contro le avanzanti forze armate tedesche, proteggendo la [[Fuga di Vittorio Emanuele III|fuga della corte del Re con il suo stato maggiore]], fino alla dichiarazioneall'ordine di resa concordatacessate il 10fuoco, settembreemanato alle ore 10, mentre erano pienamente in corso i combattimenti eranoche invedevano pienoimpegnati corsonella lotta i difensori di Porta San Paolo, di viale Giotto, di [[via Laurentina]] e di [[Monterotondo]]. Essa fuLa dichiarazione di resa concordata il 10 settembre venne stipulata sotto il comando del [[generale di brigata]] [[Giorgio Carlo Calvi di Bergolo]], comandante della "Centauro II", marito della primogenita del Re, subentrato ''ad interim'' a Carboni nella convulsa e confusa fase finale della battaglia.
 
=== Lo scioglimento ===
La resa provocò la dissoluzione del C.A.M. e la consegna degli armamenti ai tedeschi: solo la [[Divisione (unità militare)|Divisione]] [[10ª Divisione fanteria "Piave"|"Piave"]] rimase in servizio, con compiti di ordine pubblico nella città di Roma, avendo Calvi assunto il comando della "[[città aperta]]" sulla base dell'accordo di resa. Il 23 settembre, in coincidenza con la proclamazione della [[Repubblica Sociale Italiana]], i tedeschi circondarono e disarmarono anche la [[10ª Divisione fanteria "Piave"|"Piave"]], prendendo totalmente il controllo della città fino alla sua [[liberazione di Roma]] avvenuta il 4 giugno [[1944]] per intervento delle [[Alleati della seconda guerra mondiale|truppe alleate]].
 
==Voci correlate==