Zea mays: differenze tra le versioni

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Il mais viene utilizzato per la produzione di energia in diversi modi. È impiegato per la produzione di [[etanolo]] tramite la naturale fermentazione. L'etanolo prodotto, pur commestibile, viene utilizzato per la produzione di biocarburanti.
 
Il mais, tramite utilizzo di tutta la pianta previa trinciatura, è il componente principale nel processo di digestione anaerobica finalizzata alla produzione di biogas per la produzione di energia elttricaelettrica. Il processo consiste nella demolizione naturale della sostanza organica, attraverso l’azione di batteri, in una miscela di metano e anidride carbonica, che viene definita ormai universalmente biogas. Il contenuto di metano (CH4) può superare il 60% in volume. La trasformazione avviene in digestori, in assenza di ossigeno, in condizioni ottimali di temperatura (normalmente compresa tra circa 30 e 60 °C) e con i tempi necessari: 15-60 giorni o anche più. Tipicamente il 30-60% dei solidi in ingresso nel digestore viene convertito in biogas. Il co-prodotto di reazione è un refluo (spesso definito digestato) che consiste normalmente di fibre non digerite e di varie sostanze solubili in acqua. La produzione di metano viene convertita in elettricità attraverso motori endotermici.
 
Il mais è un combustibile molto apprezzato con un [[Potere calorifico|potere calorifero inferiore]] molto elevato, pari a 15,88&nbsp;MJ/kg (con umidità del macinato all'11%)<ref>{{cita web|http://www.torinoscienza.it/articoli/nella_caldaia_granella_di_mais_1564|NELLA CALDAIA, GRANELLA DI MAIS|25-10-2007}}</ref>.