Ziryab: differenze tra le versioni

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|Attività = musicista
|Nazionalità = iraniano
|PostNazionalità = , [[Musulmani|musulmano]] di [[al-Andalus]], vissuto all'epoca dell'[[Emiro|emirato]] di [[Abd al-Rahman II ibn al-Hakam|ʿAbd al-Raḥmān II]] ([[822]] - [[852]]). Il soprannome indicava unil uccello scuro[[merlo]], probabilmente in ragione del suo incarnato.
}}
 
== Biografia ==
[[Immagine:Hadîth_Bayâd_wa_Riyâd_-_BAV_Ar368_f10r_-_Garden_scene.gif|thumb|Il giardino di Ziryab (manoscritto del [[XVI secolo]] o di poco anteriore)]] Nato nell'[[Iraq]] settentrionale, era, secondo diverse ipotesi, discendente di schiavi africani o forse di origine [[curda]] o [[Persiani|persiana]]. Fuggì dalla [[Bagdad]] di [[Hārūn al-Rashīd]] e, dopo una sosta a [[Tunisi]], si rifugiò a [[Cordova]] dove divenne il punto di riferimento per l'eleganza maschile nel corso della prima metà del IX secolo<ref>[[Lilia Zaouali]], ''L'islam a tavola. Dal Medioevo a oggi'', Economica Laterza, 2007</ref>.
 
Inaugurò nella capitale andalusa un salone di bellezza, aperto anche agli uomini, dove si poteva effettuare una perfetta depilazione femminile (pratica diffusa e raccomandata nella cultura araba, che ricorreva alla ''nuba'', di cui s'è però persa la formula) e lanciò la moda del taglio corto dei capelli per gli uomini, sostenendo anche con successo l'uso del colore bianco o grigio per gli abiti virili.