Massimo Caputi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m smistamento lavoro sporco e fix vari |
|||
Riga 1:
{{F|professionisti televisivi italiani|arg2=giornalisti italiani|giugno 2009}}
{{Bio
|Nome = Massimo
Riga 19:
== Biografia ==
Inizia la carriera giornalistica nel [[1984]]<ref>[http://www.rai2.rai.it/dl/RaiDue/personaggio.html?ContentItem-1c25cac9-9471-4cc9-b5a3-90d23057f394#day=2011-07-29 Rai Due - Personaggio - Massimo Caputi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> collaborando per radiocronache, servizi tv e interviste per le emittenti locali romane [[Teleregione]], [[GBR (
=== Telemontecarlo ===
Riga 29:
=== RAI ===
Nell'agosto del 2001 si licenzia dalla neonata [[La7]] per trasferirsi in Rai nella trasmissione [[Quelli che il calcio e...|Quelli che... il calcio]] e, sempre nello stesso anno commenta le partite di [[UEFA Champions League|Coppa dei Campioni]] per [[Stream]]. Nella stagione 2002-2003 conduce la storica [[Domenica Sportiva]] che ha come ospiti in studio [[Giacomo Bulgarelli]] e [[Rino Tommasi]]. Tra l'altro nella puntata del 29 settembre su suggerimento del collega [[Fabrizio Ferrari]] ospita l'allenatore della Sansovino [[Maurizio Sarri]] prevedendo per lui un futuro in serie A come aveva già fatto con [[Serse Cosmi]] quando conduceva Goleada a [[Telemontecarlo]]. Nel 2003-2004 torna a "Quelli che il calcio", dove verrà riconfermato anche per il 2004-2005. Da settembre a novembre di quell'anno, insieme a [[Simona Ventura]], partecipa in qualità di inviato dalla Repubblica Dominicana della terza edizione de [[L'isola dei famosi]]. Durante i collegamenti, Caputi ha indossato in tre occasioni delle maglie recanti il marchio ''"Gatta ci cueva"'', linea di abbigliamento di Roberta Sciubba, sua moglie. La vicenda ha avuto delle conseguenze giudiziarie che hanno portato alla condanna della RAI per [[pubblicità occulta]]<ref>{{cita web |url=http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=4959&T=P |titolo=L’ANTITRUST CONDANNA RAI PER PUBBLICITA’ OCCULTA, OLTRE AD UNA SANZIONE PECUNIARIA DI 57.100 EURO. |editore=www.adusbef.it |data=21
=== ''Il Messaggero'' ===
|