Logica: differenze tra le versioni

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Sempre sul calcolo matematico [[Thomas Hobbes]] pensò la logica come una combinazione di segni e regole. [[Gottfried Leibniz]] e i suoi seguaci cercarono poi di unificare il complesso delle strutture logico/linguistiche in un linguaggio scientifico universale, ossia la "logica simbolica e combinatoria".
 
[[File:Immanuel Kant (portrait).jpg|upright|thumb|[[Immanuel Kant]]]]
Ancora nel [[XVIII secolo|Settecento]] il contributo delle correnti filosofiche non portò a sostanziali innovazioni nello sviluppo della logica moderna. [[Immanuel Kant]] nella sua ''[[Critica della ragion pura]]'' definì la [[logica trascendentale]] come una parte della logica generale che, a differenza di quella puramente [[logica formale|formale]], indaga le condizioni di validità della conoscenza umana in riferimento ai concetti empirici.<ref>La correttezza formale di un ragionamento logico è infatti per Kant condizione necessaria, ma non sufficiente, della sua verità; esso andava completato pertanto da un'indagine [[trascendentale]] sul suo contenuto (cfr. ''[http://www.homolaicus.com/teorici/kant/kant16.htm Kant: la costruzione dei concetti]'', di Giuseppe Bailone).</ref> Il problema di Kant era ricercare una giustificazione al modo in cui la [[scienza moderna]] sembrava potesse ampliare le nostre conoscenze sul mondo.