E già: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
Riga 39:
Si tratta del primo album di Battisti scritto senza la collaborazione di [[Mogol]]; come indicato nella copertina, le canzoni del disco furono scritte da Battisti insieme alla moglie [[Grazia Letizia Veronese|Grazia Letizia]], che si firmò con lo pseudonimo di ''Velezia'' ('''Ve'''ronese '''Le'''tizia Gra'''zia''').
 
I testi dell'album sono semplici e diretti, {{senza fonte|certamente meno raffinati e poetici di quelli tipici di Mogol}}, e non a caso trattano argomenti maggiormente autobiografici: la nuova passione per il [[windsurf]] (''Windsurf Windsurf''), l'amore per l'ascolto e la registrazione della musica (rispettivamente ''Hi-Fi'' e ''Registrazione''), eccetera. Quello che in generale ne emerge è lo stato d'animo di Battisti di quel periodo (freschezza e gioiosità, quasi una rinascita, un ritorno alle origini, per essersi scrollato di dosso un passato "pesante"). Sempre nei crediti riportati sulla copertina, Battisti ringrazia diverse persone per averlo informato su temi che evidentemente debbono aver influenzato i testi dei brani e le scelte musicali: «Carlo Brivio: [[Architettura postmoderna|architettura post-modern]]; Brambilla: [[religioni indiane]]; [[Adriano Pappalardo]]: corsa e [[Ritmo|ritmo musicale]]; Francesco Fanti: [[illuminismo]]; Mario Veronese: il fantastico-tecnico; Gianluca Rastelli: [[Letteratura statunitense#La nuova poesia|poesia americana del Novecento]]; Dario Massari: la possibilità [[Glossario musicale (I-Q)#Monotonale|monotonale]]».
 
È il disco della svolta di Battisti, che iniziò una fase più sperimentale e non tornerà più a comporre hit di grande successo, alle quali aveva abituato il pubblico durante la collaborazione con Mogol; già dal primo brano dell'album Battisti volle render noto che nulla sarebbe rimasto come prima: