Stazione dell'Aquila: differenze tra le versioni

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Fino al 1940 era denominata "Aquila degli Abruzzi"<ref>Ordine di servizio n. 26 del 1940.</ref>.
 
La [[seconda guerra mondiale]] portò alla devastazione degli impianti ferroviari: l'8 dicembre [[1943]] gli aerei alleati bombardarono la stazione e la vicina officina carte-valori della [[Banca d'Italia]] mietendo centinaia di vittime civili e militari<ref>{{Cita news|lingua=|autore=Laura Biasini|url=http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-bombe-dell8-dicembre-1943-sfollati-ospitati-in-centro/41941-1/|titolo=L'Aquila: bombe dell'8 dicembre 1943, sfollati ospitati in centro|pubblicazione=Abruzzo Web|data=8 dicembre 2011|città=L'Aquila|pagina=|accesso=24 agosto 2012|cid=}}</ref>. Il [[fabbricato viaggiatori]] fu ricostruito nel [[1951]]<ref>Giovanni di Raimondo, ''La ricostruzione delle F.S. alla fine del 1951'', in "Ingegneria Ferroviaria", anno VII, n. 1 (gennaio 1952), p. 7.</ref> su progetto dell'architetto [[Roberto Narducci]].
 
La stazione ha visto decrescere la sua importanza in seguito all'aumento del [[automobile|traffico su strada]], soprattutto dopo l'entrata in funzione dell'[[Autostrada A24 (Italia)|autostrada Roma-L'Aquila]], culminando con la soppressione nel [[1987]] del [[Treno direttissimo|direttissimo]] ''Freccia del Gran Sasso'', il collegamento diretto con [[Roma]].