Televisione in Italia: differenze tra le versioni

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Nel 1990 vengono concesse alla nascente società [[Telepiù]] la concessione per la trasmissione di tre reti televisive, la [[Fininvest]] ne possiede una percentuale, ma a causa della [[Legge Mammì]] ci rinuncia subito. Nell'ottobre dello stesso anno iniziano le trasmissioni delle nuove tre reti: [[TELE+1]] dedicata al cinema, [[TELE+2]] dedicata allo sport, e [[TELE+3]] dedicata a cultura e intrattenimento, che inizialmente trasmettono in chiaro; nel 1991 [[TELE+1]] inizia a criptare le trasmissioni, seguita da [[TELE+2]] nel 1992 e da [[TELE+3]] nel 1995. Nel 1996 [[Telepiù]] viene acquisita dall'azienda francese [[Canal+]]. L'[[1997|anno successivo]] avviene un rinnovamento in cui [[TELE+1]], [[TELE+2]] e [[TELE+3]] si trasformano. Contemporaneamente nasce [[Stream TV]], diretta concorrente della nuova piattaforma satellitare [[D+]].
 
Per quanto riguarda le trasmissioni in chiaro, le tre reti [[Fininvest]] (che a metà decennio diventerà [[Mediaset]]) consolidano il loro successo nel panorama televisivo italiano e conseguentemente il "duopolio" televisivo in contrapposizione alle tre reti [[RAI]]. Intorno al [[1994]] [[Telemontecarlo]] viene acquisita da [[Vittorio Cecchi Gori]], che rileva anche l'emittente musicale [[Videomusic]], che nel biennio [[1996]]/[[1997]] diventerà [[TMC2]]. Continuano a trasmettere anche altre emittenti nazionali di carattere minore, come [[Rete Mia]] e [[Rete A]], e di diverse [[syndication (mass media)|syndication]] come [[Odeon TV]], mentre [[Italia 7]] subisce una scissione, dando luogo a [[Europa 7]] (guidata da [[Francesco Di Stefano]]) e [[7 Gold|Italia 7 Gold]] (del trio di imprenditori Tacchino-Galante-Ferretti).
 
Nel [[1999]] è indetto un concorso per la concessione di frequenze televisive, e a seguito di una nuova legge viene abbassato il limite numerico di emittenti televisive che un'azienda privata può possedere, da tre a due. L'esito della gara concede le frequenze nazionali fino ad allora destinate a [[Rete 4]] alla [[syndication]] di [[Francesco Di Stefano]], [[Europa 7]], e a [[Mediaset]] viene dato tempo fino al 31 dicembre 2003 per abbandonare le trasmissioni analogiche terrestri e spostarsi sulla [[televisione satellitare]].
 
Sempre nel 1999, inoltre, [[Telemontecarlo]] e [[TMC2]] vengono cedute alla [[Telecom Italia]].