I sogni di Pinocchio: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Un anno dopo la sua trasformazione da burattino in bambino, il caro Pinocchio viene festeggiato dal buon falegname Geppetto con torta e candelina. La Fata Turchina appare e gli raccomanda due cose: di amare e conservare sempre la libertà che gli è stata concessa in dono e di operare per il suo destino scelte giudiziose. Prima di sparire, gli fa come regalo la trasformazione del grillo in legno da lui creato in qualcosa di vero, che diventerà, come nel romanzo originale, il suo consigliere. Pinocchio, anche dopo un anno, si lascia ancora persuadere dalla tentazione e questo fatto emerge quando suo padre gli dà l'incarico di consegnare uno scrigno al sindaco della città. Il ragazzo, anziché andare dritto al municipio, va in una grande e misteriosa tenda, piazzata su di una radura, che ospita giostra e burattini (tra i quali una biondina - Gwendoll - dagli occhioni sgranati). Da allora, tra fantasie e avventure, Pinocchio starà parecchio tempo lontano da casa. Egli incontra una ronzante Ape guerriera, divenuta subito amica del Grillo parlante (che lui si è portato dietro nel taschino); un enorme Procione accompagnato da una Scimmietta: un rosso Rospo e i bambini del paese dei balocchi (che ingollano beveroni verdastri, propinati da forze occulte per tenerli docili, ma irresponsabili), come pure il Signore del Male (un Mangiafuoco in vesti da film horror), il quale gira il mondo al comando di un tetro veliero per attuare le sue folli trame. Naturalmente capita a Pinocchio di dire ancora bugie, per il che il naso gli si allunga spesso. Quando il malvagio Imperatore della Notte ridurrà per incantesimo Geppetto in formato francobollo, il bambino si offre in sacrificio al suo posto. Il suo gesto eroico e generoso salva Geppetto e libera lui, tutto allegro con i suoi vari amici in marcia verso casa, in compagnia anche della burattina bionda, ormai senza più l'impaccio e l'umiliazione dei fili.
Un anno dopo la sua trasformazione da burattino in bambino, il caro Pinocchio viene festeggiato dal buon falegname Geppetto con torta e candelina. La Fata Turchina appare e gli raccomanda due cose: di amare e conservare sempre la libertà che gli è stata concessa in dono e di operare per il suo destino scelte giudiziose.
Prima di sparire, gli fa come regalo la trasformazione del grillo in legno da lui creato in qualcosa di vero, che diventerà, come nel romanzo originale, il suo consigliere.
Pinocchio, anche dopo un anno, si lascia ancora persuadere dalla tentazione e questo fatto emerge quando suo padre gli dà l'incarico di consegnare uno scrigno al sindaco della città.
Il ragazzo, anziché andare dritto al municipio, va in una grande e misteriosa tenda, piazzata su di una radura, che ospita giostra e burattini (tra i quali una biondina - Gwendoll - dagli occhioni sgranati). Da allora, tra fantasie e avventure, Pinocchio starà parecchio tempo lontano da casa. Egli incontra una ronzante Ape guerriera, divenuta subito amica del Grillo parlante (che lui si è portato dietro nel taschino); un enorme Procione accompagnato da una Scimmietta: un rosso Rospo e i bambini del paese dei balocchi (che ingollano beveroni verdastri, propinati da forze occulte per tenerli docili, ma irresponsabili), come pure il Signore del Male (un Mangiafuoco in vesti da film horror), il quale gira il mondo al comando di un tetro veliero per attuare le sue folli trame. Naturalmente capita a Pinocchio di dire ancora bugie, per il che il naso gli si allunga spesso. Quando il malvagio Imperatore della Notte ridurrà per incantesimo Geppetto in formato francobollo, il bambino si offre in sacrificio al suo posto. Il suo gesto eroico e generoso salva Geppetto e libera lui, tutto allegro con i suoi vari amici in marcia verso casa, in compagnia anche della burattina bionda, ormai senza più l'impaccio e l'umiliazione dei fili.
 
=== Personaggi ===