Giovanni Carandente: differenze tra le versioni

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Grazie a numerose borse di studio, fin da giovane può viaggiare e abitare per periodi più o meno lunghi all'estero: a Parigi, a Bruxelles, nei Paesi Bassi, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, dove, nel [[1963]], grazie al premio ''Leader's Grant'', rimarrà quattro mesi, avendo così modo di visitare musei, gallerie, università e le maggiori collezioni private.
 
Il lavoro gli consente di diventare amico dei massimi scultori e pittori del secolo come Marini, [[Henry Moore]], [[Chagall]], [[Joan Miró]], [[Max Ernst]], Calder, [[Balthus]], [[Lynn Chadwick]], [[Andy Warhol]], [[Alicia Penalba]], [[Renato Guttuso]], [[Giorgio De Chirico]], [[Alberto Burri]], i fratelli Basaldella [[Mirko Basaldella|Mirko]], [[Dino Basaldella|Dino]] e [[Afro Basaldella|Afro]], i fratelli Pomodoro [[Arnaldo Pomodoro|Arnaldo]] e [[Giò Pomodoro|Giò]], [[Gino Severini]], [[Giuseppe Capogrossi]], [[Carla Accardi]], [[Mario Ceroli]] così come di grandi architetti, mercanti, direttori di Musei e collezionisti, fra loro: [[Carlo Scarpa]], [[Renzo Piano]], [[Ieoh Ming Pei]], [[Henry McHilhenny]] e [[Peggy Guggenheim]].
 
Carandente è conosciuto negli ambienti artistici di [[Parigi]], [[Berlino]], [[New York]] e anche in [[Unione Sovietica]], dove ha condotto tre anni di ricerche nei musei e negli archivi sovietici per una ricostruzione storica delle avanguardie russe; il lavoro culmina nella mostra dell'''Arte Russa e sovietica dal 1870 al 1930'', da lui organizzata nel [[1989]] a Torino per conto della [[FIAT]]. Sua anche la cura del catalogo.
 
Durante il periodo di Presidenza di [[Giuseppe Saragat]] dal [[1964]] al [[1971]] svolge l'incarico di ''funzionario-accompagnatore ufficiale'' di Capi di Stato stranieri, per il [[Cerimoniale diplomatico]] della Repubblica. In questa veste fa da guida e da interprete a numerosi sovrani e presidenti di tutto il mondo: da [[Michail Gorbaciov]] a [[Nicolae Ceausescu]], dal Maresciallo [[Josip Broz Tito|Tito]] a [[François Mitterrand]], dalla Regina [[Elisabetta II]] al [[Negus]] [[Hailé Selassié]], al re [[Olav V di Norvegia]], ai [[presidenti dell'Austria]], [[presidenti della Germania|Germania]], [[presidenti della Polonia|Polonia]].
 
Alla fine del 1988 la [[Elisabetta II del Regno Unito|Regina Elisabetta]] lo nomina ''Commander of the Order of the British Empire'' per premiarne il contributo nelle relazioni artistiche fra la [[Gran Bretagna]] e l'Italia.