Antonio Brignole Sale: differenze tra le versioni

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Sua cugina era [[Maria Caterina Brignole Sale]], principessa di [[Monaco (Principato)|Monaco]] e poi di Condé, mentre la madre Anna è stata dama di compagnia delle mogli di [[Napoleone]], [[Joséphine de Beauharnais]] e [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa d'Austria]]. Il fratello maggiore Rodolfo (†[[1832]]) nel 1818 fu nominato da [[Pio VII]] vescovo titolare di [[Assisi|Assura]] (in partibus infidelium), la sorella Maria Pellegrina sposò il duca [[Emmerich Joseph von Dalberg]] (1773-1833), numero due della diplomazia napoleonica solo dopo [[Talleyrand]], e infine l'altra sorella, Caterina, sposò il conte [[Carlo Alfonso Marcello Marescalchi]] (1782-1868), ciambellano del viceré d'Italia [[Eugène de Beauharnais]]. Pertanto Antonio iniziò a muovere i primi passi sotto i migliori auspici, avendo importanti legami con persone altolocate a [[Genova]] come a [[Parigi]].
 
=== L'era napolaonicanapoleonica ===
Dopo gli studi al [[Collegio Tolomei]] di [[Siena]], città della madre, si trasferì a Parigi, dove quest'ultima lo inserì nei ranghi dell'amministrazione imperiale. Nel [[1805]] prese parte alla definizione dell'annessione della [[Liguria]] alla Francia, il cui trattato venne firmato proprio a [[Palazzo Rosso (Genova)]], la sua casa. Dal [[1807]] al [[1812]] svolse diversi importanti incarichi a Parigi, venendo a contatto direttamente con l'[[Napoleone|Imperatore]], che ne apprezzò la solerzia e l'intelligenza. Per i suoi meriti il 30 agosto [[1810]] venne creato [[conte dell'impero]].