Acronimo: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}L''''acronimo''' (dal [[lingua greca|greco]] ἄκρον, ''akron'', "estremità" + ὄνομα, ''onοma'', "nome"), o inizialismo<ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/sigle Accademia della Crusca]</ref>, è un [[sostantivo|nome]] formato con le [[Grafema|lettere]] o le [[sillaba|sillabe]] iniziali o finali, o più genericamente con sequenze di più lettere della singola parola abbreviata, di determinate [[parola|parole]] di una [[frase]] o di una definizione, leggibili come se fossero un'unica parola.<ref>[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/A/VIT_III_A_001521.xml Vocabolario Treccani]</ref>
 
== Classificazione in italiano ==
Spesso gli acronimi sono [[sigla|sigle]] pronunciabili, come [[FIAT]] o [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] (pronunciate "fìat", "ònu"), ma non tutti gli acronimi sono classificabili come sigle, in quanto la caratteristica essenziale degli acronimi è la leggibilità come un'unica parola della sequenza di lettere, sillabe o gruppi di lettere consecutive che compongono l'acronimo come, per esempio, in [[laser]] (''Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation'') o [[radar]] (''RAdio Detection And Ranging''), che quindi non è sempre costituito solo da lettere iniziali. D'altra parte non tutte le sigle sono acronimi; le sigle costituite da sequenze di lettere che richiedono la [[compitazione]] lettera per lettera dell'intera parola per poter essere pronunciate, com'è il caso di [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]] o [[BMW]] (pronunciate "ci gi i elle", "bi emme vu"), non possono essere considerate degli acronimi. Nell'uso comune i due termini vengono comunque spesso considerati dei sinonimi (a tal proposito va ricordato che la [[sinonimia]] non indica la perfetta coincidenza di uso e significato).
 
==Formazione==
 
L'acronimo può essere costituito o dalle sole lettere iniziali di ciascuna parola che lo compone (''SAUB'' = «Struttura Amministrativa Unificata di Base») o dalle sillabe iniziali (''SINDIFER'' = «Sindacato Dirigenti Ferrovie dello Stato») o da consonanti e vocali variamente scelte (''SINASCEL'' = «Sindacato Nazionale Scuola Elementare»), comunque leggibili come una sola parola;<ref>[[Luca Serianni]], ''Grammatica italiana'', UTET, 1989, ''Glossario dei termini linguistici''.</ref> Negli acronimi mancano sovente i punti di suddivisione degli elementi componenti, che sono invece più frequentemente usati nelle sigle (''C.G.I.L.'', ma ''CONAD'', Consorzio Nazionale Dettaglianti).<ref>Serianni, ''op. cit.'', I.213.</ref>
 
 
 
 
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uentemente usati nelle sigle (''C.G.I.L.'', ma ''CONAD'', Consorzio Nazionale Dettaglianti).<ref>Serianni, ''op. cit.'', I.213.</ref>
 
L'uso diffuso di alcuni acronimi ha fatto sì che non venga più percepita la loro natura di acronimo, come nel caso di [[laser]] o [[radar]] che sono diventati nel tempo veri e propri lemmi.