Mainardo II di Tirolo-Gorizia: differenze tra le versioni

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statuto territoriale
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* Per rafforzare ulteriormente il proprio potere, istituì inoltre un apparato amministrativo unitario e centralizzato, con uffici e tribunali locali. È da leggere nella stessa ottica la politica economica di Mainardo, volta a sviluppare le rendite terziarie (zecca, dazi) a discapito delle rendite fondiarie, che erano la base della ricchezza - e quindi della potenza - della nobiltà locale.
* L'ampliamento del proprio territorio, soprattutto attraverso un'astuta politica matrimoniale, confische e l'assorbimento dei feudi che rimanevano senza eredi.
* L'emanazione, dal 1286 in poi, di un proprio ''Landrecht'' tirolese unitario in [[lingua tedesca]], ovvero uno [[statuto]] territoriale, di cui ad oggi però si conserva solo un frammento.<ref>[[Hannes Obermair]], ''Il notariato nello sviluppo della città e del suburbio di Bolzano nei secoli XII–XVI'', in ''Il notariato nell'arco alpino. Produzione e conservazione delle carte notarili tra medioevo e età moderna'' (Studi storici sul notariato italiano, XVI), Milano, Giuffrè, 2014. ISBN 978-88-14203794, pp. 293-322, qui p. 307 (con riproduzione dell'unico articolo noto a p. 320).</ref>
[[File:Kloster stams 2010 014.jpg|upright=1|thumb|[[Abbazia di Stams]]: tomba di Mainardo II e della moglie [[Elisabetta di Wittelsbach (1231-1273)|Elisabetta]]]]
Mainardo II, che aveva sposato [[Elisabetta di Wittelsbach (1231-1273)|Elisabetta di Baviera]], vedova dell'imperatore [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]] e madre di [[Corradino di Svevia|Corradino]], fu un principe di assoluto rilievo nel panorama europeo della seconda metà del secolo XIII. Durante il suo regno per la prima volta si impiega la denominazione “Tirolo” nel senso geografico di "regione comprendente parte del bacino dell'[[Inn]] e dell'[[Adige]]", e per questo è considerato il fondatore del Tirolo. Usando a seconda dei casi l'astuzia o la forza, egli seppe approfittare della temporanea debolezza del potere imperiale.<ref name = Euregio/>