Montagnola (Roma): differenze tra le versioni

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[[File:Piazza caduti della Montagnola.jpg|thumb|upright=1.4|Piazzale dei Caduti della Montagnola (2008)]]
La '''Montagnola''' è un'area urbana del [[Municipio Roma VIII]] di [[Roma Capitale]]. Fa parte della zona urbanistica 11E [[Tor Marancia]], e si trova nel quartiere Q. XX [[Ardeatino]].
 
Un tempo chiamata ''Borgata Laurentina'', l'attuale nome deriva dall'altura che si forma nei pressi dell'intersezione tra la [[via Laurentina]] e la [[via Cristoforo Colombo (Roma)|via Cristoforo Colombo]].
 
Con il vecchio nome, che fa riferimento al piccolo rilievo noto come ''Montagnola di San Paolo''<ref>La sommità del rilievo è da individuarsi nei pressi dell'incrocio di Via [[Casamari]] con Via Laurentina.</ref>, si individua, già dagli inizi del [[XX secolo]], la borgata compresa tra la [[via Ostiense]] a nord, la zona delle [[Tre Fontane (zona di Roma)|Tre Fontane]] (luogo, secondo la tradizione, del martirio di San Paolo) a sud, la via Laurentina ad ovest e la via di Grotta Perfetta ad est. Nell'area dei Colli di San Paolo, altrimenti detta Clivo della Montagnola, sin dagli anni Trenta del XX secolo, in previsione della costruzione della [[EUR|Esposizione Universale Romana (EUR)]], alcuni gerarchi fascisti come [[Filippo Anfuso]], [[Achille Starace]], [[Roberto Forges Davanzati]], e lo stesso figlio di Benito Mussolini, [[Vittorio Mussolini|Vittorio]], vi fecero costruire delle residenze costituendo in amena zona collinare, un piccolo nucleo di edilizia residenziale distaccato dal resto delle abitazioni<ref>Cosmo Barbato, ''Giorni di fuoco alla Montagnola - 8 settembre '43 infuria la battaglia'' in Quaderno della Resistenza, Garbatella – Ostiense Roma 2004; Matteo Picconi, ''Occelli, il cappellano della Resistenza'', 2016</ref>.
 
== Inquadramento storico-urbanistico ==
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Tra queste c'è la Borgata Laurentina, chiamata poi Montagnola, abitata agli inizi del XX secolo da marchigiani e da sfollati del terremoto della [[Marsica]] del [[1915]].
 
L'alloraLa borgata era composta per lo più da stradine affluenti alla via Laurentina e chiamate con un numero progressivo romano (strada IV, strada V, ecc.) a partire dalla via Ostiense. La toponomastica si affaccia nel quartiere nel 1939 con la conversione di queste prime vie, che portavano ancora all'aperta campagna, in: via Altacomba, via Pomposa e via S. Colombano<ref>Deliberazione 1721 del 30 marzo 1939.</ref>. Si prosegue poi nel dopoguerra con via Vedana, via Badia di Cava<ref>Deliberazione 497 del 26 luglio 1948.</ref> e vicolo del Casale Ceribelli<ref>Deliberazione 1074 del 21 novembre 1950.</ref>, fino alla fine degli anni '50 in cui ormai si andava a delineare l'attuale piazzale ed il reticolo viario definitivo.
 
== Gli scontri del 10 settembre 1943 ==